Sono a buon punto i lavori per il nuovo aeroporto di Lamezia Terme – .

Il presidente Occhiuto, sempre più attratto dalle rotte aeree internazionali, visivamente compiaciuto, ha presentato lo stato di avanzamento dei lavori sul nuovo aeroporto di Lamezia Terme, a pochi giorni dal lancio dei nuovi slot Ryan Air da Reggio Calabria.

Con lui l’amministratore unico della società di gestione degli aeroporti calabresi, l’ormai storica Sacal, rinfrescata e ammodernata con la consueta sfrontatezza che il presidente ha imposto all’azione sua e della Giunta. Due i momenti salienti della presentazione: il primo in onda, con tutti i giornalisti e i cameraman che indossavano caschi bianchi antiurto e giubbotti catarifrangenti in caso di smarrimento in caso di nebbia, il secondo in abiti normali nella sala al primo piano del l’aeroporto, anche oggi, lunedì in mezzo ai ponti, gremito di gente in arrivo e in partenza.

Il presidente Occhiuto, sempre più attratto dalle rotte aeree internazionali, visivamente compiaciuto, ha presentato lo stato di avanzamento dei lavori sul nuovo aeroporto di Lamezia Terme, a pochi giorni dal lancio dei nuovi slot Ryan Air da Reggio Calabria. Con lui l’amministratore unico della società di gestione degli aeroporti calabresi, l’ormai storica Sacal, rinfrescata e ammodernata con la consueta sfrontatezza che il presidente ha imposto all’azione sua e della Giunta.

Due i momenti salienti della presentazione: il primo in onda, con tutti i giornalisti e i cameraman che indossavano caschi bianchi antiurto e giubbotti catarifrangenti in caso di smarrimento in caso di nebbia, il secondo in abiti normali nella sala al primo piano del l’aeroporto, anche oggi, lunedì in mezzo ai ponti, gremito di gente in arrivo e in partenza.

Il primo lotto di lavori, il primo blocco, come lo hanno definito Occhiuto e Franchini, sarà completato entro giugno e costerà, a conti fatti, cinque milioni di euro derivanti dai contratti istituzionali di sviluppo. Tanti soldi per una struttura pensata per accogliere i turisti, in arrivo e in partenza, e per il bar e il ristorante. Il tutto con architetture leggere che danno l’idea del felice fluttuare del volo e trasmettono anche aromi e profumi olfattivi tipici della Calabria, con piante e grandi pannelli evocativi del paesaggio. L’effetto complessivo ricercato è la luminosità degli ambienti, così come particolare attenzione è stata posta all’agilità delle strutture, alla loro snella linearità e all’uso sostenibile delle materie prime.

Ma sono soldi ben spesi, oltre che per un utilizzo migliore e più funzionale, anche per il risparmio che ne consegue rispetto alla sistemazione attuale: “Questo blocco – ha detto Occhiuto – sostituirà l’attuale tenda e darà la possibilità di nuovi cancelli necessari per l’aumento del numero di voli che stiamo implementando. Per quella tenda la Sacal pagava da anni 19mila euro al mese, più di 220mila euro l’anno, attuando tra l’altro un modo sbagliato di presentare la Calabria. Abbiamo deciso di iniziare i lavori da questo primo blocco, mentre contiamo di completare entro la fine della legislatura l’intera ristrutturazione di tutti gli aeroporti”.

La presentazione è poi proseguita in sala con i render di quello che saranno gli aeroporti di Lamezia e Reggio Calabria. “Daremo dignità all’intera infrastruttura – ha detto l’amministratore unico Marco Franchini – e la valorizzeremo come mai prima d’ora. Questo spazio, progettato a fine giugno, sarà utilizzato come gate d’imbarco e come struttura multiservizi. Il presidente Occhiuto ci ‘stressa’ continuamente sui tempi, ma ce la faremo, quando bisogna tenere conto che abbiamo perso molto tempo per le autorizzazioni e abbiamo superato tutte le difficoltà con l’orgoglio tipico delle aziende calabresi”.

Nel corso del convegno, Roberto Occhiuto ha ricordato le vicende amministrative della Sacal, che 30 mesi fa, quando si era insediato, era passata in mani private. Ora la compagnia è saldamente in mano pubblica, con nuovi accordi con diverse tipologie di voli, alcuni già conclusi, altri da annunciare prossimamente, mentre sono allo studio diverse soluzioni per consentire l’apertura dello snodo di collegamento con la stazione ferroviaria che dista solo 800 metri. metri di distanza.

Il primo lotto di lavori, il primo blocco, come lo hanno definito Occhiuto e Franchini, sarà completato entro giugno e costerà, a conti fatti, cinque milioni di euro derivanti dai contratti istituzionali di sviluppo. Tanti soldi per una struttura pensata per accogliere i turisti, in arrivo e in partenza, e per il bar e il ristorante.

Il tutto con architetture leggere che danno l’idea del felice fluttuare del volo e trasmettono anche aromi e profumi olfattivi tipici della Calabria, con piante e grandi pannelli evocativi del paesaggio. L’effetto complessivo ricercato è la luminosità degli ambienti, così come particolare attenzione è stata posta all’agilità delle strutture, alla loro snella linearità e all’uso sostenibile delle materie prime.

Ma sono soldi ben spesi, oltre che per un utilizzo migliore e più funzionale, anche per il risparmio che ne consegue rispetto alla sistemazione attuale: “Questo blocco – ha detto Occhiuto – sostituirà l’attuale tenda e darà la possibilità di nuovi cancelli necessari per l’aumento del numero di voli che stiamo implementando. Per quella tenda la Sacal pagava da anni 19mila euro al mese, più di 220mila euro l’anno, attuando tra l’altro un modo sbagliato di presentare la Calabria. Abbiamo deciso di iniziare i lavori da questo primo blocco, mentre contiamo di completare la ristrutturazione completa di tutti gli aeroporti entro la fine della legislatura”.

La presentazione è poi proseguita in sala con i render di quello che saranno gli aeroporti di Lamezia e Reggio Calabria. “Daremo dignità all’intera infrastruttura – ha detto l’amministratore unico Marco Franchini – e la valorizzeremo come mai prima d’ora. Questo spazio, progettato a fine giugno, sarà utilizzato come gate d’imbarco e come struttura multiservizi. Il presidente Occhiuto ci ‘stressa’ continuamente sui tempi, ma ce la faremo, quando bisogna tenere conto che abbiamo perso molto tempo per le autorizzazioni e abbiamo superato tutte le difficoltà con l’orgoglio tipico delle aziende calabresi”.

Nel corso del convegno, Roberto Occhiuto ha ricordato le vicende amministrative della Sacal, che 30 mesi fa, quando si era insediato, era passata in mani private. Ora la compagnia è saldamente in mano pubblica, con nuovi accordi con diverse tipologie di voli, alcuni già conclusi, altri da annunciare prossimamente, mentre sono allo studio diverse soluzioni per consentire l’apertura dello snodo di collegamento con la stazione ferroviaria che dista solo 800 metri. metri di distanza.

 
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