“In Liguria in 6 anni un morto ogni 16 giorni” – .

Savona. “Questa volta ci siamo concentrati sull’enorme problema delle malattie professionali e delle morti causate dall’amianto, e sulle lotte del sindacato perché sia ​​necessario un impegno collettivo per la creazione e la promozione di una cultura della sicurezza e della salute sul lavoro”. È questo il tema ripreso nell’iniziativa pubblica dal titolo “Non respiro” organizzata dalla CGIL che si è tenuta questo pomeriggio nella Sala della Sibilla del Priamar in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoroistituita nel 2003, e la Giornata mondiale per le vittime dell’amianto.

Lunedì 29 aprile, nella Sala della Sibilla della Fortezza del Priamar, si terrà l’evento dal titolo .

All’iniziativa parteciperanno Comune di Savona, Andrea Pasa Segretario generale della Cgil Savona che farà un’analisi di quanto sta accadendo nel savonese e di quanto sta facendo la CGIL di Savona per ridurre questo terribile problema, Alessandra Marchetti delegato sindacale della FP CGIL SV dipendente della ASL 2, Fabrizio Coniglio (attore e registratore) che interpreterà alcuni brani tratti da due libri “La Lana della salamandra” di Giampiero Rossi – la vera storia della strage di amianto di Casale Monferrato – e l’altro “La Strage silente” di Marco Grasso e Marcello Zinola – Genova e le morti per amianto, il racconto di una battaglia operaia – e le conclusioni che darà il segretario generale nazionale della FP – Servizio Pubblico della CGIL Serena Sorrentino.

“Il nostro obiettivo è arrivare a zero morti sul lavoro – ha detto il segretario provinciale Andrea Pasa -. Non si tratta di morti sul lavoro, ma di omicidi sul lavoro. Non c’è nulla di mortale, le cause degli incidenti sono riconducibili ad una formazione errata, alla scarsa manutenzione dei macchinari, alla troppa precarietà. Siamo di fronte ad una situazione intollerabile e la situazione continua a peggiorare. In Liguria un morto ogni 16 giorni e 48 denunce ogni giorno”.

«I morti sul lavoro sono ancora tanti e non vediamo un’inversione di tendenza rispetto alle politiche pubbliche – evidenzia Serena Sorrentino, segretaria generale della FP CGIL -. Non dobbiamo semplicemente ricordare i morti, ma è necessaria una forte reazione. La sicurezza deve essere una sicurezza inalienabile. Ad oggi ci sono numeri devastanti. L’Italia ha il più alto tasso di recidiva di infortuni in tutta Europa. Diminuiscono le denunce, ma non diminuiscono gli infortuni”.

I NUMERI

“Là media di 4 morti al giorno e oltre 1200 ogni anno e il bollettino di guerra dei morti sul lavoro in Italia che continua a crescere giorno dopo giorno e non è accettabile. Queste non sono tragedie, ma stragi, non sono morti, ma veri e propri omicidi. Inoltre, ogni anno si contano oltre 6mila morti per malattie professionali, e di questi oltre 4mila solo per esposizione all’amianto – sottolinea la Cgil -. È del tutto chiaro che ci troviamo di fronte a una situazione intollerabile e indegna per un Paese civile. Serve un deciso cambio di rotta e per questo chiediamo con forza al Governo e alle imprese che la salute e la sicurezza siano inserite tra le priorità dell’agenda istituzionale. Purtroppo gli incidenti non diminuiscono e i dati sono scoraggianti. È quindi necessario adottare nuove politiche volte ad adottare approcci più ampi e mirati. Le regole ci sono, sono tra le più stringenti d’Europa, ma servono controlli, serve più personale all’Inail, all’Inps, nelle Asl, nell’ispettorato, nei vigili del fuoco e così via”.

“Un’iniziativa su uno dei temi più importanti di questo tempo – sottolineano – perché Ce lo dicono i numeri e la situazione che continua a peggiorare in Italiain Liguria – 220 morti nel periodo 2018-2023 – ma anche in Provincia di Savona dove tra il 2018 e i primi mesi del 2024 si sono verificati 39 omicidi sul lavoro, e tra il 2017 e il 29 febbraio 2024 ci sono state 896 denunce di malattie professionali, con i mesi di gennaio e febbraio di quest’anno che hanno registrato 469 denunce in soli 60 giorni e già un lavoratore è morto il 5 febbraio in edilizia. Nel 2023 erano a Savona e provincia Segnalati 205 nuovi casi di malattie professionali contro 139 nel 2022 (con un +47,5%, un incremento rispetto all’anno precedente superiore alla media regionale +33,9%). Siamo qui. Sempre. Lo dimostrano le numerose iniziative che mettiamo in atto a livello aziendale, territoriale e nazionale. Ciò che manca è la consapevolezza di tante, troppe aziende, che la salute e la sicurezza delle persone non sono un costo. Salute e lavoro sono diritti inviolabili”.

 
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