«Vorrei mettere sulla tessera “Generale”. E pubblica la foto con la maglietta “ignoralo” del Pd – .

«Vorrei mettere sulla tessera “Generale”. E pubblica la foto con la maglietta “ignoralo” del Pd – .
«Vorrei mettere sulla tessera “Generale”. E pubblica la foto con la maglietta “ignoralo” del Pd – .

Se per votare Meloni basta scrivere ‘Giorgia’, a Roberto Vannacci non dispiacerebbe se sulla scheda elettorale si potesse mettere il nome ‘Generale’. «Perché no, ci sto pensando. Del resto il M5 Stelle l’ultima volta ha scritto ‘Iena’” ha osservato (riferendosi a Dino Giarrusso) il soldato che Matteo Salvini ha reclutato per gli Europei. Una mossa che il leader si prepara a rivendicare nelle prossime ore, nella sua prima uscita pubblica accanto al militare toscano 56enne, al Tempio di Adriano a Roma per la presentazione della biografia ‘Controvento’. «Le sue parole» sugli studenti disabili «sono state volutamente fraintese», è convinto il vicepremier, mentre il malcontento di buona parte del partito, e perfino degli alleati di governo, storce il naso. “Un’altra domanda…” Antonio Tajani ha sorvolato chi gli ha chiesto un commento. E a Firenze FdI si è ribellata all’idea leghista di nominare in Consiglio comunale l’autore del controverso libro ‘Il mondo al contrario’. «Ci ​​vuole un po’ di serietà – taglia corto il capogruppo FdI a Palazzo Vecchio, Alessandro Draghi -: se ti candidi alle Europee vuol dire che vuoi essere deputato al Parlamento europeo, se ti candidi al Comune significa che vuoi fare il consigliere comunale. Possa essere corretto nella sua scelta.

Vannacci: «Giorgetti? Non sono interessato. Mai detto che i disabili debbano essere separati. Un solo pensiero”. E Salvini presenta il libro al generale

La maglietta “ignoralo” del Pd

Intanto, per la sua prima uscita da candidato (in tutte le circoscrizioni e in testa alla lista al Centro), a Lucca Vannacci ha sfoggiato sotto la giacca una maglietta con il meme ideato nei giorni scorsi dal Pd, con il volto coperto dalla scritta “ignoralo”. «Ho pensato che fosse carino rubarglielo – ha spiegato -. Dopotutto Schlein vuole condurre la sua campagna elettorale usando il mio nome e io li aiuto in questo”. Il confronto sale a un livello più alto, con Salvini che continua a contrapporre la candidatura del generale a quella di Ilaria Salis con l’Avs. Ma le scintille sono anche interne. Non è un caso che il vicesegretario, Andrea Crippa, abbia dovuto sottolineare che «il messaggio deve essere chiaro: vinciamo tutti insieme e perdiamo tutti insieme. Certo è che le polemiche interne non aiutano la Lega. Abbiamo già contro di noi le televisioni, quasi tutti i giornali e i massimi sistemi…”. Pieno il sostegno del senatore Claudio Borghi, che a sua volta ha deciso di candidarsi all’Europarlamento dopo un sondaggio con i suoi: «Raramente ho visto un attacco concentrico sia di avversari che di alleati come quello orchestrato (dal nulla) contro Vannacci C’è quindi il vago sospetto che il generale stia dando un piccolissimo fastidio al sistema e che Salvini, come altre volte, avesse ragione”.

I colleghi

Diverso è l’umore degli altri suoi colleghi. L’eurodeputato leghista Angelo Ciocca assicura di non temere il paracadutista: «Prenderò più voti di lui, non si può temere l’ultimo arrivato, alle elezioni precedenti ho ottenuto 90mila preferenze. E se i miei elettori non mi daranno più voti di Vannacci, prometto di tingermi i capelli di rosso con pois verdi…”. Il ministro per le disabilità, la leghista Alessandra Locatelli, ha preferito “non entrare nel merito” delle parole del generale: “Credo nell’operato del nostro segretario federale”. Parole “travisate”, ha ribadito Vannacci, e “lo dimostrano anche le numerose telefonate di famiglie con figli disabili, che condividono il mio ragionamento”. “Mussolini uno statista”. Mussolini’ c’è la definizione: homme d’État. Lo dicono anche i francesi”.

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