il lungomare liberato dopo 40 mesi di lavori – .

il lungomare liberato dopo 40 mesi di lavori – .
il lungomare liberato dopo 40 mesi di lavori – .

ANCONA – Doveva durare 270 giorni e costare un milione, è stato realizzato in 3 anni e 4 mesi e la cifra finale, tra varianti in corso d’opera ed errori da correggere, è sicuramente aumentata. Ma siamo qui adesso. Oggi, salvo sorprese (che non sono mancate da queste parti), le transenne verranno rimosse e il viale di via XXIX Settembre sarà finalmente liberato. Ma niente cerimonie celebrative: il Comune ha rinunciato al taglio del nastro (che era previsto nel pomeriggio) per rispettare le norme sulla comunicazione istituzionale stabilite dall’Agcom in periodo elettorale.

Gli intoppi

L’ultimo di una lunga serie di contrattempi fu l’errore in latino scoperto per caso da un passante su una delle incisioni a terra dedicate all’imperatore Traiano, divenuto improvvisamente “casaro” (da Caesari a Caseari). E non sarebbe l’unica svista corretta all’ultimo minuto. Ieri è stata completata in tutta fretta la rimozione e la sostituzione delle pietre decorative, giusto in tempo per la scadenza fissata per oggi. Nessuno avrebbe mai immaginato che il cantiere aperto nel dicembre 2020 dall’amministrazione Mancinelli si sarebbe trasformato in un calvario del genere. Doveva chiudere a settembre 2021, ma poi c’è andato tutto. L’azienda aveva giustificato i ritardi con il Covid, con la difficoltà nel reperire i materiali, poi con l’aumento generale dei prezzi. Nel febbraio 2022 il Comune, dopo vari solleciti, si è visto costretto ad inviare una lettera di costituzione in mora alla società. Nell’agosto 2022 è stato inaugurato un tratto del lungomare, con la nuova balaustra e le finestre panoramiche. Poi nell’ottobre successivo furono svelate le panchine e la nuova pensilina, poi a novembre fu approvato il progetto definitivo per il restyling nel tratto tra Porta Pia e l’ingresso del Mandracchio. Sì, perché il cantiere è proseguito seguendo due tratti e si è intrecciato con i lavori di Iti-Waterfront per il rifacimento dell’intera illuminazione. Tra la serie di problemi, la necessità di ridipingere più volte la balaustra, un errore nel massetto, superiore a quanto evidenziato nelle carte, poi una variante approvata a gennaio per adeguare la larghezza dei marciapiedi a 1,5 metri, vista la rinuncia della pista ciclabile. La ciliegina sulla torta, l’errore in latino, dalla matita blu. Ma oggi è il grande giorno, che sa di libertà: gli anconetani riavranno il loro lungomare.

 
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