“Vogliamo confermare Mannion” e “siamo ambiziosi”. Perego svela i programmi di Varese – .

“Vogliamo confermare Mannion” e “siamo ambiziosi”. Perego svela i programmi di Varese – .
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VARESE – La prima volta davanti ai microfoni di Paolo Peregovicepresidente della Pallacanestro Varese, equivale a togliere il velo progetti futuri dell’azienda. Nell’Ultima Contesa, il seguitissimo programma del lunedì di Varese Noi, incalzato dalle domande di Fabio Gandini e di Malpensa24, il numero due del club biancorosso svela aspetti inediti. Ripartire da un punto fermo per la squadra del futuro: “vogliamo confermare Nico Mannion”. Non parole di circostanza, ma un obiettivo chiaro e concreto. Creare l’Openjobmetis 2024/2025 attorno al Red Mamba. Il contratto c’è, la volontà dell’azienda anche. Poi, come sappiamo, le vie del mercato sono infinite. Ma le parole che Mannion ha rilasciato a fine gara ad Alessandro Burin di Varese Sport (“È importante aver raggiunto questo traguardo, ma tutti abbiamo obiettivi molto più alti della salvezza” “Varese mi piace molto, ho trovato il gioia di giocare a basket qui e ha un posto speciale nel mio cuore”) sono già le parole di un leader. Ad (almeno) una condizione. Quello Varese sa costruire intorno a Nico un progetto ambizioso per la prossima stagione.

Mannion: grande giocatore e leader

L’impatto di Nico Mannion è stato innegabile, a livello individuale, ma anche nel riuscire a far giocare la squadra. È molto giovane, ma ha doti di leadership molto importanti. Anche per lui venire a Varese è stata una scelta vincente: ha trovato spazio e si è guadagnato il posto in Nazionale per il preolimpico. I termini sono noti: se non fossimo stati convinti da Nico non avremmo firmato un biennale molto importante per una società come la nostra. Quello che ho imparato nello sport è che, a differenza del mondo del lavoro, i contratti non sempre vengono rispettati. Ancora oggi non possiamo dire che Nico resterà al 100% a Varese. Abbiamo la volontà di ripartire da Mannion. Ha un’uscita per NBA ed Eurolega. Vedremo.

Willie Cauley-Stein: la grande delusione

Ci sono state scommesse fatte all’inizio dell’anno che non hanno dato i loro frutti. Willie Cauley-Stein è quello che mi ha deluso di più. Le aspettative degli esperti nei confronti del giocatore erano molto alte. Purtroppo ha avuto problemi a tutti i livelli, nonostante l’aiuto che la società ha cercato di dargli dentro e fuori dal campo. È chiaro che in questa situazione, con un sistema come il nostro e con i vincoli di bilancio, parte con il piede sbagliato. Purtroppo abbiamo perso tante partite per pochi punti, con una quota playoff di 28 punti, che è molto bassa. Dobbiamo imparare dai nostri errori per non ritrovarci in una situazione del genere l’anno prossimo. Abbiamo una responsabilità enorme nei confronti del nostro pubblico e degli sponsor: lo sentiamo moltissimo e nessuno merita di arrivare come quest’anno e come gli ultimi anni. Poi gli errori possono capitare a chiunque: alla vigilia nessuno avrebbe pensato a località come Brindisi, Treviso e Pesaro in disperata lotta per la salvezza. Purtroppo ci sono situazioni imponderabili che non è possibile calcolare in anticipo.

Sostenibilità e ambizione

Non vogliamo pensare alla salvezza come ad un minimo sindacale da raggiungere. Il consiglio direttivo è composto da persone come Totò Bulgheroni, Luis Scola, Mario Vernazza e modestamente anche il sottoscritto, che nella vita hanno vinto più che perso e non hanno mai fatto cose mediocri. Sempre con la voglia di vincere. E questa è la nostra mentalità. Ci stiamo investendo molto tempo Pro bono, lo facciamo per passione, ma anche con l’ambizione di lasciare una situazione migliore di quella che abbiamo trovato dal punto di vista societario e sportivo. Equilibrio finanziario ed equilibrio sportivo non denotano una mancanza di ambizione da parte del club. Vogliamo essere chiari, vogliamo creare una squadra che dia soddisfazioni a tutti i tifosi e un ambiente meraviglioso come è sempre stata la storia di Varese. Fare i buchi è la cosa più semplice, ma poi non si va lontano.

La nuova VSE alla guida dell’azienda

Oggi le azioni della Pallacanestro Varese sono divise tra Luis Scola (45%), VSE (45%), la cordata di società Varese nel Cuore (7%) e il fiduciario dei tifosi Il Basket Siamo Noi (3%). Varese Sport&Spettacolo si tratta di un’azienda composta da diversi soci (Luis Scola, Paolo Perego, la famiglia di Zach Sogolow e alcuni investitori esteri) e che è stata spiegata per la prima volta in pubblico dallo stesso Paolo Perego. Come funziona VSE? I fondi raccolti non andranno direttamente alla Pallacanestro Varese, ma finanzieranno investimenti i cui proventi alimenteranno la società. L’idea era antecedente al caso Pelligra (“una vicenda surreale” come la definì Perego) e oggi è stata riproposta al punto da suscitare un interesse ben superiore alle aspettative, con molti investitori pronti ad entrare. Tanti impegni in campo alla Pallacanestro Varese in campo alla VSE. Un punto tra tutti? La gestione e il miglioramento dell’Itelyum Arena: creazione di un ambiente più gradevole per tutti gli appassionati (non solo vip, ma anche spazi per aziende, skybox e ristoranti), fruibilità del palazzetto 365 giorni all’anno, acustica ed efficienza energetica. Oltre al merchandising e ad altre iniziative. Un progetto innovativo gestito da persone che hanno esperienza in questo senso, garantisce Paolo Perego.

Openjobmetis Varese Paolo Perego – MALPENSA24
 
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