Arte e storia possono nascondersi anche dietro piccoli segni incisi su un’iscrizione sepolcrale o addirittura su un coccio di scarto proveniente da un’antica bottega di ceramisti di epoca greca.
Così il Museo Archeologico Nazionale di Taranto decide di onorare la giornata dedicata al Primo Maggio Festa dei Lavoratori.
Domani, mercoledì 1 maggio, è infatti prevista, alle ore 11, una visita tematica dal titolo “Homo faber: mestieri e saperi dell’antica Taranto”.
Durante il percorso all’interno delle sale espositive del MArTA, lo staff del museo condurrà i visitatori lungo le tracce di segnali a volte impercettibili che invece rivelano molto del mondo del lavoro nelle civiltà del passato.
Le attestazioni epigrafiche e gli strumenti da lavoro rinvenuti nelle tombe o scolpiti su stele funerarie testimoniano il lavoro nei settori agricolo, artigianale, commerciale o di sfruttamento delle risorse marine.
Così come il piccolo ritratto disegnato su una prova di cottura all’interno di un’antica bottega artigiana di epoca greca.
“Uno spunto di riflessione sul tessuto sociale dell’antica Taranto – afferma la direttrice del MArTA, Stella Falzone – che permette di ricostruire momenti di vita quotidiana, dal lavoro nei campi al commercio, dalla produzione artigianale alla scrittura, testimoniando l’estrema abilità del “saper fare” degli abitanti della città nelle diverse epoche storiche.
La visita tematica, della durata di circa un’ora e mezza e per un massimo di 25 persone, deve essere prenotata telefonando al numero: 0994532112. L’attività è compresa nel biglietto di ingresso al museo al costo di 10 euro, salvo gratuità ovvero le riduzioni previste da leggi e convenzioni.
