verso un accordo per fermare il carbone tra il 2030 e il 2035 – .

Si chiude a Torino il G7 Ambiente, Energia e Clima. Oggi, 30 aprile, è il giorno dell’accordo definitivo che verrà firmato alla Reggia di Venaria. Il messaggio politico più atteso è una data: la scadenza per lo stop al carbone nel G7, tra il 2030 e il 2035. Lo ha anticipato ieri il ministro inglese per le Rinnovabili e l’energia nucleare Andrew Bowie: “Sì, abbiamo un accordo per abbandonare il carbone nella prima metà degli anni ’30 del 2030. È un accordo storico che non siamo riusciti a raggiungere alla COP 28”. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin conferma, anche se con maggiore cautela: “C’è l’accordo tecnico, stiamo lavorando per l’accordo politico. Manca il timbro dell’accordo politico tra Paesi”. Ma assicura che «l’Italia è pronta».

Le tensioni

Già da domenica 28 a Torino e dintorni migliaia di antagonisti sono scesi in piazza per protestare contro il G7. Ieri ci sono state tensioni nel centro della città: sono state identificate 50 persone della Digos, tra cui – dicono gli inquirenti – anche militanti e dirigenti del centro sociale Askatasuna, che avrebbero partecipato attivamente ai disordini. Nei loro confronti verranno presentate denunce per danneggiamento, violenza aggravata a pubblico ufficiale e danneggiamento e lancio di oggetti. I manifestanti sostengono che cinque studenti tra le loro file sono rimasti feriti. Sui social hanno pubblicato un video in cui uno di questi sarebbe stato colpito al volto da un lacrimogeno lanciato a mano dalla polizia in via Santa Giulia.

I temi del G7

Oltre all’accordo sullo stop al carbone, sul tavolo del G7 arriva anche la richiesta del Belgio di bloccare le importazioni di GNL dalla Russia. Poi l’Africa: Pichetto Fratin sottolinea “la necessità di partenariati non predatori”. Più in generale, tra i temi al centro del vertice, il ministro cita “le fonti rinnovabili, l’efficienza energetica, l’uscita progressiva dai combustibili fossili, la biodiversità, ma anche la ricerca per il nucleare di nuova generazione, la fusione, l’economia circolare, le materie prime critiche, i biocarburanti” . L’invito al G7 da parte del segretario generale dell’Unfccc, l’agenzia Onu per il clima, Simon Stiell, è quello di “aprire la strada ad azioni più coraggiose sul clima”, di “collaborare per compiere progressi più coraggiosi”.

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