La Fiera di Vicenza sarà specializzata in eventi industriali verticali per i distretti produttivi. Non solo il fiore all’occhiello storico, ovvero Vicenzaoro e T.Gold per la gioielleria. Ma anche, ad esempio, A&T – Automation & Testing North East nelle tecnologie per l’automazione industriale, novità che ha debuttato a novembre 2023.
È quanto prevede il piano strategico di IEG – Italian Exhibition Group, commentato a Rimini dal presidente Maurizio Renzo Ermeti e dall’amministratore delegato Corrado Arturo Peraboni, riconfermati nei rispettivi ruoli dall’assemblea ordinaria e straordinaria e dal nuovo consiglio di amministrazione direttori di IEG il 29 aprile.
Una giornata in cui è iniziata anche la demolizione della struttura centrale a chiocciola del quartiere fieristico di Vicenza, al cui posto verrà costruito un nuovo padiglione, più grande e luminoso con il completamento dei lavori previsto entro settembre 2026. Un investimento da oltre 60 milioni di euro.
Approvato il bilancio 2023. Ricavi a 212,4 milioni di euro (+32,4% sul 2022), Ebitda rettificato a 49,5 milioni (margine al 23,3%), risultato netto a 13,3 milioni (6,3% sui ricavi), utile operativo a 14,16 milioni, posizione finanziaria netta negativa a 71,9 milioni di euro. Il 2023 si è chiuso con un utile operativo di 14,16 milioni di euro: l’assemblea ha deliberato la distribuzione di dividendi a partire dal 22 maggio 2024 per un totale lordo di 4,15 milioni (pari a 0,14 euro per azione), mentre 9,77 milioni sono stati destinati a copertura delle perdite operative pregresse. «Abbiamo raggiunto gli obiettivi del precedente mandato – ha sottolineato Peraboni – che erano il consolidamento della leadership nelle diverse fiere e il passaggio ad una dimensione di player internazionale. A cui si aggiunge il perdurare del crollo dei ricavi dovuto alla sospensione totale delle fiere durante il periodo Covid. E ci sono riusciti senza bisogno di ricorrere ad aumenti di capitale, anzi siamo tornati a distribuire dividendi”.
L’obiettivo dell’azienda per i prossimi anni è quello di superare i 300 milioni di fatturato, rafforzando il processo di internazionalizzazione, organizzando nuovi eventi in Italia dove portare sempre più buyer esteri. Il presidente Ermeti ha sottolineato la crescita dei numeri delle ultime edizioni di T-Gold e Vicenzaoro del 5%. Oltre al grande successo delle fiere del turismo riminesi (Ttg +20%), l’economia circolare (Ecomondo +15%), la transizione energetica (Key +41%), il gelato (Sigep, +22% dei buyer) .
Il modello di governance della società è stato quindi rivisto, per essere adeguato a quello che l’amministratore delegato Peraboni ha definito «il nuovo campionato che ora inizia per IEG, chiamata a giocarsi a livello internazionale con concorrenti di grande rilevanza in un mercato globale in cui siamo gli unici Azienda italiana nella classifica dei maggiori player del settore, nella quale ci posizioniamo al ventunesimo posto”. Nel nuovo assetto manageriale Marco Carniello, da anni a capo della divisione Jewellery & Fashion, assume l’inedito ruolo di Chief Business Officer in qualità di coordinatore di tutte le fiere IEG.
Sul fronte internazionale, la novità è il prossimo arrivo in Arabia Saudita, dove nel febbraio 2025, attraverso la struttura di Dubai, IEG organizzerà due eventi nel campo del fitness a Riyadh: Wellness e Muscle Show. «E sono allo studio altre ipotesi di eventi nei settori che copriamo e che hanno domanda nel mercato saudita», ha aggiunto Peraboni. Mentre proseguirà il consolidamento delle altre attività internazionali, dal continente americano a quello asiatico. «Siamo diventati adulti, sul punto di essere considerati un operatore fieristico internazionale. Non era scontato per la storia di una fiera riminese e vicentina: Lorenzo Cagnoni, con la sua visione e la squadra che ha saputo costruire, è stato la figura chiave di questa trasformazione”, ha concluso Ermeti.
