LE DENUNCE DELLA CGIL: “ASL L’AQUILA SENZA DISPOSITIVI PER IL DIABETE. DIRITTO ALLA SALUTE VIOLATO”

L’AQUILA – “La nostra organizzazione sindacale è stata interessata, nelle ultime ore, da utenti del servizio sanitario provinciale, che ci raccontano di essersi rivolti all’ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, per la somministrazione dei dispositivi per la rilevazione e misurazione della glicemia per pazienti diabetici e, in particolare, sensori per il controllo glicemico con funzione di allarme in caso di ipoglicemia; a detti pazienti, è stato detto che tale fornitura non era in quel momento possibile in quanto le procedure di gara sembrerebbero essere ancora in fase di definizione e, pertanto, le forniture necessarie non sarebbero disponibili”. Lo leggiamo in una nota della Cgil.

“Quanto sopra comporterebbe, per tutti gli utenti, un arretramento di decenni nel sistema di prevenzione e cura delle persone affette da patologie diabetiche. Quest’ultima condizione si aggiunge ad altre segnalazioni ricevute nelle settimane e nei mesi precedenti riguardanti una carenza di dispositivi sanitari e farmaci in vari dipartimenti della provincia, tra questi, ad esempio. guanti, cappucci per cateteri, aghi, garze, cotone, ecc. Molti reparti, infatti, sono costretti a “prendere in prestito”, se possibile, ogni tipo di attrezzatura necessaria da altre UU.OO. Per quanto riguarda invece i medicinali, alcuni utenti ci hanno raccontato che, durante il ricovero, è stato chiesto loro di portare dei medicinali da casa”. “Queste condizioni, da un lato compromettono il diritto alle cure e alla salute, ricordando che il Sistema Sanitario Pubblico è universale e gratuito, dall’altro non fanno altro che peggiorare le condizioni di lavoro del personale con un enorme aumento dei rischi legati alla fornitura di servizi sanitari. Inoltre, abbiamo potuto apprendere che, a seguito dell’Hacking, ancora oggi, presso l’Ospedale di Castel di Sangro, gli ECG effettuati su pazienti con sospetto infarto vengono inviati, a fini di refertazione, via FAX al personale medico in servizio presso l’Ospedale di Sulmona PO, con evidente compromissione della qualità della prestazione e conseguente rischio clinico per i pazienti”. “Il quadro fin qui descritto, che riteniamo inaccettabile, dovrebbe interrogare la politica sull’operato dell’attuale Direzione Strategica che evidentemente tiene più ai conti economici che alla prevenzione, alla salute e alla cura da dare ai cittadini della comunità”.

“La nostra Organizzazione Sindacale, nei prossimi giorni, tornerà a chiedere, ancora una volta, un’audizione urgente alla Commissione Sanità e alla Commissione di Vigilanza e Controllo della Regione Abruzzo, per affrontare nel dettaglio le gravi carenze riguardanti i dispositivi medico-sanitari , personale, liste d’attesa, mobilità passiva e quant’altro, ad oggi, non garantisce il diritto costituzionale alla salute”.

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