“Ultimo sprint impegnativo, Pisa è la gara più importante in questo momento” – .

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CREMONA – Inizia il ciclo finale del campionato cercando la vittoria contro il Pisa. Lo farà la Cremonese davanti alla squadra grigiorossa che nella stagione 1983-1984 ottenne il ritorno in Serie A dopo oltre cinquant’anni di assenza. Mercoledì allo Zini si ritroveranno dopo 40 anni i protagonisti di quel campionato per sostenere la squadra Giovanni Stroppa che ora vuole raddrizzare la rotta.

“Saranno dieci giorni di alta tensione, ma prima di tutto la partita contro il Pisa sarà la più importante. Ci siamo preparati bene e la squadra sta bene. Ravanelli ha iniziato a correre solo da poco ed è in dubbio. Gli altri stanno bene. Tra Saro e Jungdal devo ancora decidere, ma in generale, visto come sono cresciuti individualmente tutti i giocatori, potrò gestire le loro forze come ho fatto recentemente con Castagnetti e Cosa, mentre gli altri potranno trovare il ritmo La partita, anche Ciofani nella seconda parte di stagione è migliorato dopo aver accusato qualche fastidio al ginocchio ed è una risorsa di cui terrò conto”.

Ritorniamo a Zini dopo Venezia. C’è più amarezza o rammarico per il secondo tempo di Penzo?

“Nel secondo tempo a Venezia non siamo stati bravi in ​​alcuni episodi, ma ripeto che la Cremonese avrebbe meritato di più. Ricordo l’occasione di Collocolo sull’1-1, quella di Ciofani che poteva fare il 2-2. Contro un Venezia fisicamente e con le gambe abbiamo concesso errori sulle loro fiammate ma la Cremonese non ha smesso di giocare e di creare occasioni da gol”.

Il Pisa è un avversario più fisico o tecnico?

“Il Pisa è tecnico e ha buone idee calcistiche. Mi aspetto un avversario più imprevedibile del Venezia perché davanti hanno giocatori bassi e bravi nell’uno contro uno. Sarà una partita diversa e conosco la forza di alcuni giocatori come Valoti o D’Alessandro che ho già allenato”.

La Cremonese resta un avversario molto temuto?

«Rispondo tirando fuori le prestazioni, perché credo che nessuno possa negare l’impatto che la squadra ha in campo, anche nelle partite in cui il risultato è andato storto. Lo abbiamo dimostrato anche a Venezia: dopo il gol di Vazquez, i lagunari si sono bloccati, hanno cominciato a giocare lanci lunghi e dopo averli presi tutti nel primo tempo, purtroppo nella ripresa è stato commesso un errore su uno di questi. Bravissimo Gytkjaer, ma abbiamo rilanciato il Venezia che non riusciva a impensierirci. Torno al solito discorso: mi dispiace molto che la squadra non finalizzi ciò che produce”.

Un’affermazione che Stroppa estende anche alla difesa, che nelle ultime partite sta subendo tanti gol.

«Mi dispiace anche per questo. Per un lungo tratto di campionato abbiamo sofferto pochissimo, ultimamente gli episodi negativi vengono puniti. Ma dico questo: contro la Ternana ho cambiato tre giocatori all’intervallo perché mi sembrava opportuno farlo. Solo che tu attacchi e undici si difendono. Se questo concetto scompare rischiamo molto”.

 
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