“Aziende private estromesse solo per l’ASL Lecce, a danno di utenti e lavoratori” – .

“Aziende private estromesse solo per l’ASL Lecce, a danno di utenti e lavoratori” – .
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LECCE – “Un cambiamento di legge che si applica solo all’Azienda USL di Lecce, e che di fatto esclude le aziende private dal servizio di trasporto dei pazienti dializzati e oncologici, affidandolo in monopolio a Sanitaservice nonostante non riesca a soddisfare la domanda e non dispone di mezzi idonei al trasporto degli utenti in barella”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo del gruppo La Puglia Domani.

«Ma non basta: ai pazienti che viaggiano con mezzi propri non è più concesso il rimborso parziale del costo del carburante. Su questo ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano, esortandolo a rispondere nella sua veste di assessore alla Sanità.
La modifica normativa in questione risale al 9 aprile scorso: nell’articolo 1 della legge 9 del 1991 è stato introdotto il comma 1 ter, secondo il quale “in presenza di un servizio collettivo secondario di trasporto (quello che l’Azienda sanitaria locale di Lecce ha affidati a Sanitaservice), non sono ammissibili le spese di rimborso”. A farne le spese non sono solo i pazienti dializzati e oncologici di Lecce e provincia, ai quali viene impedito di usufruire del servizio di aziende private più efficienti o di spostarsi in autonomia, ma anche le stesse aziende che hanno investito per potenziare il servizio, sapendo che abbiamo un pubblico di utenti in crescita che invece è in calo.
E questo riguarda solo l’Azienda USL di Lecce, che dal 1° dicembre 2021 ha affidato a Sanitaservice il servizio di trasporto secondario che dal 2014 veniva svolto dalla società Tundo. Finora, però, ai pazienti veniva lasciata la possibilità di utilizzare il trasporto privato e poter contare sul rimborso. Su un totale di 590 pazienti renali, 290 sono stati trasportati da aziende private, 130 hanno viaggiato con mezzi propri e la restante parte ha utilizzato il trasporto di Sanitaservice, al quale l’Asl ha pagato 5 milioni di euro indipendentemente dal numero di utenti trasportati. Conti alla mano, il servizio gestito da aziende private è costato nel 2023 all’Asl di Lecce 1 milione 760mila euro con alta soddisfazione da parte degli utenti, a fronte dei 5 milioni di euro dati a Sanitaservice per un servizio inefficiente. Per l’azienda sanitaria ciò ha comportato una duplicazione dei costi di trasporto secondari, da qui la decisione di escludere le aziende private. Ma non possiamo far pagare agli utenti e alle aziende private le inefficienze della pubblica amministrazione che, per sopperire alle carenze di Sanitaservice, ha investito ingenti capitali per potenziare un servizio necessario, ora di fatto interrotto.
Dal presidente Emiliano mi aspetto risposte rapide e chiare al mio quesito, ma soprattutto misure che rimedino a questa ingiustizia, dando ai pazienti della provincia di Lecce la stessa possibilità di scegliere il miglior servizio di trasporto che viene garantito agli altri utenti oncologici e dializzati dell’altro aziende sanitarie locali. pugliese”.

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