La tragica morte di Roland Ratzenberger, avvenuta durante le qualifiche del GP di San Marino a Imola, ha segnato profondamente Ayrton Senna: l’ex presidente dell’Automobile Club di Bologna svela un retroscena.
Roland Ratzenberger ci lasciava trent’anni fa: il 30 aprile 1994, il pilota austriaco morì durante le qualifiche del GP di San Marino, tragico fine settimana a Imola. I fatti accaduti in quei giorni sono entrati nella storia della Formula 1 come il fine settimana più buio di sempre.
Era il 1986 quando avvenne l’ultimo incidente mortale su una pista di F1; Elio De Angelis perse la vita durante le riprese a Le Castellet il 14 maggio di quell’anno. Quella di Ratzenberger è una tragedia “dimenticata”.un po’ perché fu oscurato dalla morte di un’icona come Ayrton Senna – che morirà il giorno dopo – e un po’ perché era un pilota meno conosciuto.
L’avvocato Federico Bendinelli ricorda molto bene quel giorno drammatico in cui morì Ratzenberger. Al momento fu presidente dell’Automobile Club Bologna, capo della Sagis che gestiva l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
“Provo ancora una grande angoscia per la catena irrazionale di eventi disastrosi avvenuti in così pochi giorni”, dice Bendinelli in un’intervista a Il Resto del Carlino.
In seguito ai fatti accaduti, il circuito di Imola fu inondato di accuse. C’era, tuttavia, a retroscena. Una ventina di giorni prima della gara, Ayrton Senna è andato all’ippodromo.
“Da campione quale era, attento a tutti i dettagli, voleva vedere l’asfalto della pista“ricorda l’avvocato. “L’ho accompagnato in una ricognizione a piedi del circuito durante la quale mi ha confidato i suoi pensieri preoccupazioni tecniche relativo a monoposto dopo l’abolizione delle sospensioni ‘intelligenti’. Ha quindi dovuto mantenere le nuove sospensioni molto basse per avere una buona tenuta di strada”.
Senna disse che doveva vincere a Imola per riaprire il campionato. Quell’anno la Williams era partita malissimo e già si vedeva all’orizzonte un futuro campione: Michael Schumacher, all’epoca alla guida della Benetton. Il brasiliano poi “ci ha mostrato alcuni punti per eliminare le increspature nell’asfalto. Abbiamo effettuato tutti gli interventi necessari e il giovedì prima della gara abbiamo fatto un altro giro con la mia macchina”.
Alla fine, Bendinelli ricorda l’ultima volta che ha visto Ayrton Senna vivo: era sulla griglia di partenza il giorno della gara, 1 maggio 1994. “Aveva un aspetto strano con quell’espressione triste che non dimenticherò mai. La morte di Ratzenberger lo aveva colpito moltissimo”.
Crediti immagine di copertina: Copyright Photo4 / Immagini XPB
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