Violenze nel carcere Bancali, agente finisce al pronto soccorso – .

L’attentato al carcere Bancali di Sassari.

Ancora violenza all’interno del Carcere Bancali, a Sassari, dove è stato aggredito un poliziotto. A denunciare l’accaduto è il segretario nazionale del sindacato Con.Si.Pe. Roberto Melis. “Come detto più volte, il carcere di Sassari è ormai una polveriera, pronta ad esplodere da un momento all’altro. Dentro il penitenziario la situazione è insostenibile e i poliziotti si sentono abbandonati, le figure che dovrebbero tutelarli e tutelarli sono ancora a piede libero”.

Cosa è successo nel carcere Bancali di Sassari.

Ieri pomeriggio a Bancali a ufficiale penitenziario è stato colpito al volto, preso di gomito e preso a pugni, riportando una brutta contusione al setto nasale. Nessuna frattura, ma sono diverse i giorni di prognosi assegnati al poliziotto.

La reazione del Con.Si.Pe.

La cosa che ci preoccupa di più, secondo il sindacato, è che nessuno è interessato a questa grave situazione e a ciò che accade agli agenti penitenziari. “Ogni giorno ci chiediamo cosa ci aspetta l’amministrazione penitenziaria di adottare seri provvedimenti per le strutture penitenziarie sarde e in particolare per quelle cosiddette più grandi e tempestose come Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano. Ieri è stata la volta di Sassari, pochi giorni fa di Nuoro, a farne le spese sono sempre e solo gli agenti penitenziari».

“Non voglio entrare nei dettagli sulle dinamiche e sul ragioni dell’attacco, ma quello che vorrei dire è che il personale continua a soffrire in silenzio senza nemmeno la vicinanza e il sostegno dell’amministrazione. Ieri il mio collega dopo il gesto ignobile, è stato prima medicato nell’infermeria dell’istituto e poi portato al pronto soccorso, con il proprio mezzo. Non ci siamo nemmeno presi la briga di trovare un autista e un’auto macchina di servizio, anche se in quel momento il collega era nel bel mezzo del suo turno di lavoro. Infatti era accompagnato da un altro poliziotto, fuori servizio, dopo averlo fatto personalmente Ospedale di Alghero“.

Ennesimo appello alle istituzioni.

Oggi il sindacato invierà l’ennesima nota firmata dal segretario regionale Gianluca Ghisaura rivolto alle istituzioni. “Non ci stancheremo mai di ripetere e ribadire che la polizia penitenziaria non è addestrata e preparata ad agire come tale Garante delle persone private della libertà, come psicologo, come educatore, come assistente sociale o simili, oltre al personale in divisa. Queste sono le cifre che mancano e dovrebbero mancare essere aumentato e impiegato nelle sezioni di detenzione. Noi come sindacato non mancheremo mai di essere al fianco dei poliziotti penitenziari, ma vorremmo che dimostrassero insieme a noi la stessa presenza e vicinanza ai poliziotti l’amministrazione centralequello regionale, le Direzioni e i Comandi nonché la politica”, conclude Melis.

 
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