L’Usl prende posizione in merito ad alcuni messaggi circolati domenica tra i cellulari degli spoletini e che indicavano la decisione dell’ospedale spoletino di trasferire tutti i pazienti con fratture a Foligno.
Il messaggio recita così: «Vi informo che da domani il 118 trasporterà tutte le fratture a Foligno. Nessuno (diciamo nessuno) deve accedere al pronto soccorso di Spoleto. Per disposizione di: direttore sanitario aziendale, direttore ospedaliero, direttore del reparto Emergenza – Urgenza, direttore del reparto di Chirurgia, direttore di Ortopedia e Traumatologia. Forse è il momento di farsi sentire”. Sarebbe stato inoltre specificato che «il provvedimento è stato adottato dal primario di Ortopedia e Traumatologia Foligno Spoleto (dott. Pucci) che ha recepito il contributo della direzione sanitaria aziendale (dott. Scarpelli) la quale direzione si è limitata ad attuare il progetto centro terzo (in Spoleto solo chirurgia protesica, chirurgia traumatologica a Foligno). Se qualcuno vuole saperne di più parli con Pucci”.
La direzione dell’Azienda USL Umbria 2 comunica che «tale “notizia” è assolutamente infondata, chiaramente pretestuosa e tendenziosa, volta ad attaccare inaspettatamente il servizio sanitario del territorio e dell’ospedale di Spoleto, denigrando le strutture, i professionisti, il management, con la conseguenza di provocare, attraverso falsi allarmi, allarme ingiustificato tra la popolazione”. L’Usl aggiunge poi che «nessun provvedimento in tal senso è stato preso dalla direzione aziendale né, tanto meno, da alcuni gestori di struttura». Prova di quanto affermato è «la cura dei pazienti nonché il trattamento quotidiano prestato ai soggetti con fratture che si rivolgono al pronto soccorso e al reparto di Ortopedia e Traumatologia del “San Matteo degli Infermi” di Spoleto. Al fine di tutelare il prestigio e l’immagine delle strutture e dei professionisti menzionati nei messaggi, la direzione aziendale dell’Usl Umbria 2 procederà presso le competenti sedi a perseguire penalmente e civilmente gli autori ed i responsabili”.