“Addio al carbone entro il 2035” – Quattroruote – .

Fuori l’aria era tesa, ma alla fine è arrivato l’accordo tra i ministri del G7 Ambiente, Energia e Clima di Torino. Se all’esterno della Reggia di Venaria Reale non sono mancati gli scontri tra manifestanti e polizia, all’interno dell’antica reggia i rappresentanti dei sette Paesi più industrializzati hanno confermato le loro previsioni: l’impegno più importante è rinunciare al carbone per produrre energia elettrica entro il 2035 , anche se alcuni si stanno già muovendo per farlo nel 2025. “Confermiamo il nostro impegno per raggiungere un settore energetico completamente o prevalentemente decarbonizzato entro il 2035”, si legge nel documento finale, “o in un arco di tempo coerente con il mantenimento di un limite di aumento della temperatura media globale di 1,5 gradi”. Per poi aggiungere “in linea con i percorsi net-zero dei Paesi”, come a sottolineare che va bene l’impegno comune, ma poi ognuno sceglierà la propria strada. Guardando oltre i propri confini nazionali, i ministri spingeranno per fermare l’approvazione di nuove centrali elettriche a carbone a livello globale il prima possibile.

Le bevande sono migliori. A livello automobilistico, l’elettrico è ancora visto come la soluzione più interessante, la tecnologia chiave della transizione energetica. Da qui l’impegno a lavorare sulle batterie anche come stoccaggio su larga scala, ma c’è stata un’apertura ai biocarburanti: tocca a loro sostenere l’elettrico, almeno nelle fasi iniziali. Il nucleare viene promosso purché la sua diffusione sia responsabile, magari attraverso la condivisione di tecnologie e conoscenze che porti allo sviluppo di reattori avanzati, piccoli impianti modulari e microreattori.

Crisi idrica. Un’altra grande protagonista è stata l’acqua. I sette ne riconoscono l’importanza “per lo sviluppo sostenibile, la prosperità e la pace”, ma anche “la necessità di azioni concrete” e per questo hanno creato la Coalizione del G7 per l’Acqua. L’obiettivo è quello di “promuovere politiche efficaci, efficienti, inclusive e giuste per raggiungere l’SDG 6 e altri obiettivi e traguardi internazionali legati all’acqua”, nonché “coordinare contributi e posizioni in preparazione di grandi eventi idrici o altri eventi in cui la questione idrica potrebbe essere discusso e/o negoziato”.

 
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