Liste europee del centrosinistra. Zingaretti dopo Elly. Il M5S punta sulla Morace. E a sinistra c’è Marino – .

Liste europee del centrosinistra. Zingaretti dopo Elly. Il M5S punta sulla Morace. E a sinistra c’è Marino – .
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Tante donne, tante “seconde vite” e, soprattutto, tanta ambizione. Alla prova delle elezioni europee, Pd, Movimento 5 Stelle e Avs mettono momentaneamente da parte il campo largo e si misurano con liste sui generis che, pur non mancando di creare dissensi interni, provano a lanciare la sfida al premier Giorgia Meloni.

Elezioni europee, si avvicina il termine per la presentazione delle liste: tutti i candidati

IL PARTITO DEMOCRATICO
Innanzitutto con la candidatura di Elly Schlein a capolista, anche se solo nella circoscrizione Centro e Isole. Nelle intenzioni del Nazareno, il nome del segretario servirà a sostenere i tanti amministratori locali e parlamentari che hanno deciso di rimettersi in gioco a Strasburgo: dall’ex governatore del Lazio Nicola Zingaretti (secondo nella lista al Centro ), al senatore Antonio Nicita fino ad arrivare, scorrendo la lunga lista, a Dario Nardella, Matteo Ricci, Camilla Laureti o Beatrice Covassi.
A poche ore dalla chiusura dei termini per la presentazione delle liste, in pratica non ci sono sorprese rispetto a quelle già riservate dalle effervescenti assemblee che, accanto a chi cerca riconferme in posizioni più o meno vantaggiose come Brando Benifei, Elisabetta Gualmini , Pina Picierno e Irene Tinagli, hanno finito per ritagliare uno spazio significativo anche per giornalisti ed esponenti della società civile: Cecilia Strada (leader del Nord-Ovest), l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio, Lucia Annunziata (leader del Sud) o Sandro Ruotolo. Capolista della lista nel Nord Est, infine, sarà anche il presidente del Partito Stefano Bonaccini (con alle spalle l’ecologista Annalisa Corrado e il sindacalista Ivan Pedretti), mentre l'”uomo della polemica”, il sindaco di Bari Antonio Decaro correrà alle spalle dell’Annunziata, preparando un’uscita di scena che non si può certo dire pacifica.

IL MOVIMENTO
Giuseppe Conte non sarà però a capo delle liste del Movimento 5 Stelle, ma la maggior parte delle scelte – al netto del passaggio sul web della grillina ormai derubricato a sola ratifica – sono sue chiare indicazioni. Soprattutto per i dirigenti del Centro Carolina Morace, ex calciatrice della Nazionale, e del Sud Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps e considerato l’ideatore del Reddito di Cittadinanza.
Per il resto, spazio alle (poche) conferme di quello che era un folto gruppo nel 2019 con Maria Angela Danzì (prima non eletta cinque anni fa ma riportata dopo le elezioni del 2022 e ora leader del Nord-Ovest), Sabrina Pignedoli ( primo nome al Nord-Est), Mario Furore (terzo al Sud), e a diverse candidature così evocative se indicate direttamente da Conte. Dall’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci (leader sulle Isole), al giornalista Gaetano Pedullà (il più votato nelle votazioni online) fino all’ex presidente di Banca Etica Ugo Biggeri, alla giurista animalista Martina Pluda, al prorettore dell’Università degli Studi di Salerno Maurizio Sibilio e alla dirigente Cinzia Pilo. Nomi non proprio noti a tutti che, infatti, non solo hanno finito per sollevare più di una contestazione all’interno del partito di Beppe Grillo, ma non suscitano particolare entusiasmo. Almeno secondo i sondaggi. Se nei sondaggi il Pd ha guadagnato un po’ dopo che le scelte fatte all’interno delle liste hanno cominciato a trapelare (+0,1%, arrivando al 20,6), il Movimento ha subito l’effetto opposto, perdendo lo 0,2%. e attestandosi a 16,3 (pur restando la terza forza politica).

Restando più indietro nel centrosinistra, l’Avs ha come obiettivo minimo di lotta il superamento della soglia del 4%. Per fare questo, la strategia di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli è quella di inserire volti noti capaci di polarizzare gli elettori in più liste e ottenere (ultimi sondaggi alla mano) lo 0,3% in più rispetto alla soglia minima. E quindi a guidare la classifica nel Nord-Ovest c’è Ilaria Salis, detenuta da quattordici mesi a Budapest e sotto processo per l’aggressione ad alcuni militanti di estrema destra, con alle spalle l’ex sindaco di Roma Ignazio Roberto Marino, al secondo posto e il primo al Centro, e Massimiliano Smeriglio, parlamentare del Pd alle ultime elezioni europee. E poi ancora l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, la consigliera regionale del Veneto Cristina Guarda, l’attivista Marilena Grassadonia, il deputato Francesco Borrelli e – per completare il corteo degli ex primi cittadini – l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Più ne hai, più ne metti.

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Il Messaggero

 
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