Il punto. Ma ora c’è una base da cui partire nel solco della continuità – .

Il punto. Ma ora c’è una base da cui partire nel solco della continuità – .
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Chissà che il rinnovo di Bassoli non sia un pre-annuncio, il primo concreto, sulla strada della continuità necessaria per uno sviluppo logico e razionale del progetto Spal 2024-25. Probabilmente lo è, anche se dovranno seguire altri segnali di fumo per confermarlo.

Di certo, insieme alla pre-trattativa per il bis di Valentini, significa che non si perde tempo, che a 72 ore dalla fine del campionato la società è già sulla buona strada, nonostante il punto interrogativo del diesse. Il “rimbalzo” tra Tacopina e Fusco rientra nella normalità delle cose.

I due non si contraddicevano più di tanto: il regista rivendicava la piena paternità della sua opera, nel bene e nel male, sottolineando maggiormente le difficoltà ambientali, e il presidente nella sua precisazione escludeva di essersi intromesso in scelte tecniche.

Non dobbiamo dimenticare che per la prima volta nel triennio si intravede la possibilità di ripartire dalle basi gettate: finora, quando mai?

Se la continuità darà i risultati che oggi si sperano, l’operato di Fusco, in una stagione sott’acqua complessa e sofferta, sarà da rivalutare anche con il senno di poi.

Che qualche frutto fino a un mese fa amaro maturasse, e che la prossima estate potrà riconoscere di aver gettato le prime basi di un progetto che non sarà lui a portare a termine.

Mauro Malaguti

 
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