Coldiretti festeggia ottant’anni – Anche la federazione provinciale di Torino continua la raccolta firme contro il falso Made in Italy – Ieri Oggi Domani

Le bandiere e gli striscioni delle sezioni Coldiretti della provincia di Torino in scena tra gli applausi commossi e orgogliosi di generazioni di agricoltori. Là Federazione Provinciale di Torino ha festeggiato ieri, martedì 30 aprile, gli 80 anni della Coldiretti con un evento all’Industrial Village. Alla serata hanno partecipato centinaia di iscritti provenienti da tutta la provincia.

Il più grande Unione agricola italiana ed Europea, fondata nel 1944 dal piemontese Paolo Bonomi, ha organizzato manifestazioni pubbliche su tutto il territorio nazionale per celebrare un compleanno che voleva essere soprattutto un grande evento sindacale per rilanciare le battaglie che impegneranno gli agricoltori italiani nei prossimi mesi, a partire dalla la petizione europea contro l’importazione di falsi prodotti nazionali venduti sottocosto e che portano solo il nome italiano.

All’iniziativa sono intervenuti: il presidente della Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici; il direttore AAndrea Repossini; il responsabile fiscale Guido Cartaino; il ricercatore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università di Torino, Davide Biagini; il responsabile provinciale e regionale di Coldiretti Giovani Impresa Claudia Roggero; la dirigente provinciale Donne Coldiretti, Mirella Abba; il responsabile provinciale e regionale del Movimento dei Pensionati, Sergio Barone; l’Amministratore Delegato di Filiera Italia e responsabile del mercato nazionale, Luigi Scordamaglia.

Tutti hanno chiamato il mobilitazione gli oltre tredicimila tesserati torinesi della Coldiretti per vincere la battaglia decisiva contro la falso Made in Italy cibo, per contrastare l’iper indebitamento delle imprese agricole chiamate a investire in innovazione e resistenza ai cambiamenti climatici.

“Coldiretti – ha ribadito Bruno Mecca Cici guardando i prossimi elezioni regionali ed europee – non farà concessioni alla politica, soprattutto a quella regionale. È vero che abbiamo scelto di portare avanti le nostre battaglie Europa, dove vengono prese le decisioni più importanti per il futuro dell’agricoltura. Ma è dentro Regione che queste politiche vengono interpretate e troppo spesso attuate con indicazioni che danneggiano le imprese agricole e con esse la stabilità sociale e la tutela ambientale dei territori. Non faremo sconti a nessuno. si chiede la Coldiretti rispetto per l’agricoltura e coerenza da parte di chi, a parole, dice di difendere il lavoro e il reddito degli agricoltori ma poi umilia le nostre imprese con scelte scellerate”.

Coldiretti Torino prosegue su tutti i territori la raccolta firme per la petizione contro il falso cibo Made in Italy contraddistinto dall’hashtag nofakeinitaly7u7.

 
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