Effetto M&M sulla lotta per la salvezza grazie ad un vecchio preside ed ex pizzaiolo. A Cerignola si gode il boom di un talento incompreso in Serie B

Effetto M&M sulla lotta per la salvezza grazie ad un vecchio preside ed ex pizzaiolo. A Cerignola si gode il boom di un talento incompreso in Serie B
Effetto M&M sulla lotta per la salvezza grazie ad un vecchio preside ed ex pizzaiolo. A Cerignola si gode il boom di un talento incompreso in Serie B

Chiamatelo effetto M&M. M come Menichini. M come Mussa. Due allenatori spesso troppo sottovalutati ma che ormai da anni sono sinonimo di risultati. Leonardo Menichini è la classica cassaforte usata. Passano gli anni ma lui non tradisce. Anzi, come un buon vino: più invecchia, più migliora. Dopo gli straordinari risultati del Salerno e gli ottimi anni con Pisa e Reggiana ha scelto di ripartire dalla provincia. A Monterosi ha scritto la storia e quest’anno si è reso protagonista della salvezza della Turris. L’ex vice di Carlo Mazzone era arrivato a Torre del Greco con una squadra in caduta libera ed è riuscito a raddrizzare la situazione, centrando l’obiettivo salvezza. Senza passare dalla sfida dei Playout. Stessa impresa compiuta da Giovanni Mussa alla guida della Pergolettese. Se Paganini non si ripeteva, Mussa concedeva invece il bis. Dopo l’impresa di due anni fa quando portò i gialloblù in zona retrocessione e li guidò ai playoff, a febbraio è tornato sulla panchina della Lombardia. Et voilà: come per incanto la squadra cremasca è tornata a ritmo play-off, evitando di doversi giocare la permanenza tra i professionisti nei play-off dell’ultima giornata. Grazie al tecnico con un passato da pizzaiolo che ha saputo, ancora una volta, trovare la ricetta giusta. Sperando che questa volta gli venga data più fiducia, visto che nell’ultimo anno e mezzo era stato un po’ dimenticato dagli operatori di mercato. Solo Cesarone Fogliazza si è ricordato di lui e ora gode i frutti di una scelta che si è rivelata vincente.

I giovani talenti crescono in Serie C anche per la miopia dei club di Serie B. È il caso di Davide Barosi, il cui arrivo a Cerignola a gennaio ha permesso ai pugliesi di chiudere la porta. Grandi parate con tanto di 2 rigori neutralizzati per accompagnare i gialloblù ai Playoff. E pensare che nell’Ascoli non ha mai giocato, nonostante la società di Pulcinelli abbia sbaragliato la concorrenza di numerose società cadette per aggiudicarselo la scorsa estate. Compreso un contratto fino al 2027 a testimonianza della fiducia che era stata riposta nell’ex Juve Stabia. Incredibile ma vero. Al girone d’andata è stato sempre preferito Emiliano Viviano, ormai nel suo canto del cigno. Dopo una bella carriera, l’ex numero uno di Samp e Fiorentina sembra proiettato a dire addio al calcio, tanto che ora brilla più su Twitch che in campo. Non è un caso che a gennaio l’Ascoli abbia preso dal Milan un altro terzino come Vazquez che nell’ultimo mese e mezzo ha trovato spazio (4 clean sheet in 6 partite. Il segnale che serviva un cambio tra i pali. Barosi probabilmente l’avrebbe fatto). Un’occasione meritata in bianconero, che avrà anche in estate. Resta da vedere se l’Ascoli intende davvero puntarci: anche perché altre due squadre di Serie B hanno gli occhi puntati su di lui e sembrano pronte a muoversi…

 
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