Le creature di carta di Angela Rapio in mostra all’ArCoS di Benevento – BitontoLive.it – .

Gli aironi di Angela Rapio in mostra

Gli aironi di Angela Rapio nella mostra “Schiaparelli Pink”.

Natura e carta: le costanti dell’arte di Angela Rapio link le opere “Sulla natura” che saranno esposte presso Benevento da domani al 30 giugnoal Museo ArCoS. Un omaggio al talento dell’artista bitontino, accolto in uno dei contenitori culturali più importanti del Sud Italia. Promossa dalla Provincia di Benevento e dal Museo ArCoS in collaborazione con il Museo Baronissi-FRaC, la mostra è curata da Ferdinando Creta. «Dal nostro primo incontro – dice Angela Rapio – c’è stato subito un accordo sull’indirizzo da dare alla mostra. Gli spazi sono ariosi e molto belli, e permettono di mettere in risalto ogni opera, ricostruendo l’evoluzione del mio percorso artistico.”

La carta si stratifica e dà sostanza alle figure montate su tavola o tela. Il sottotitolo della mostra, “Dalla Scrittura su inserti cartacei”, racconta le diverse forme in cui la materia prima si presenta nelle opere di Rapio: dapprima un nudo segno grafico, poi in declinazioni pittoriche e in una dimensione plastica. Oltre trenta opere tra dipinti, collage, grafiche, incisioni, sculture e installazioni, dai grandi tondi dedicati all’olivo ai coni in legno e ceramica di “Radici&Radice”, la mostra portata all’Orto Botanico dell’Università di Siena nel 2015 Seguono le “Carte Fossili”, alcune grandi carte del ciclo “Boschi” fino alla serie dedicata agli animali (pesci, api, formiche e installazioni con polli ribelli), per chiudere con alcune opere del “Fragile”. ciclo. «Una sequenza di opere che focalizzano l’attenzione “sulla natura”, rinnovando il significato che Lucrezio dava nel De rerum natura, cioè l’auspicabile attenzione che l’uomo deve prestare al patrimonio universale della natura»spiega il curatore Ferdinando Creta.

Quello che emerge Massimo Bignardiprofessore di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Siena e grande estimatore dell’opera artistica di Angela Rapio, definisce “pietà” verso il mondo animale: «Un mondo sempre più attaccato, come è il mondo umano, dilaniato dalle guerre, costretto dall’indifferenza che corre lungo la scala dei valori sociali. Le forme disincarnate dei pesci, a volte solo ossa morte corrose dagli eventi, delle galline che hanno scelto di trasformare il pollaio di Place de la Bastille, caricandole di rivoluzione contro gli stereotipi.”

L’upupa è l’immagine simbolo della mostra allestita all’ArCoS di Benevento. «L’abbiamo scelto perché sintetizza lo spirito della mostra, evidenziando esplicitamente il passaggio dalla scrittura agli inserti cartacei», spiega l’artista. Le sue opere sono un manifesto della fragilità di “madre natura”., alla frattura sempre più netta tra l’uomo prevaricante e il mondo vegetale e animale in pericolo. Le creature “sopravvissute” si presentavano quasi come reperti, mappe fossili. Un monito al rischio di estinzione di animali e piante che invita all’ascolto e ad una nuova consapevolezza e assunzione di responsabilità, ricordandoci il dovere di salvaguardare il creato di cui siamo ospiti e non padroni. «Dobbiamo imparare dalle api e dalle formiche, che quando non ci sono più condizioni di vita favorevoli, vanno a colonizzare nuovi spazi in un ambiente più accogliente. Non si accontentano di sopravvivere ma cercano una vita migliore, perché la sopravvivenza ha un limite ed è precursore dell’estinzione”riflette Angela Rapio.

Oltre alla personale antologica al Museo ArCoS di Benevento, per lei c’è un altro impegno artistico in questi giorni: la partecipazione alla collettiva “Schiaparelli Rosa”, omaggio allo stilista che ha inventato il rosa shocking. Un nuovo colore che ha dato al rosa la forza del rosso, potente e limpido, emblema di femminilità. La mostra, allestita Nel Chiostro delle Clarisse a Noci dal 5 al 30 maggio, è curata da Sara De Carlo con il contributo critico di Anna D’Elia, la scenografia espositiva di Vera Granger e la direzione artistica di Elisabetta Sbiroli. Angela Rapio è protagonista insieme ad altri tredici artisti con i suoi tre aironi installati al centro della scena, incorniciati da profili metallici rosa shocking. «Un omaggio alla rinascita e alla trasformazione».

Giovedì 2 maggio 2024

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Morti sul lavoro. La protesta sindacale a Trapani – .
NEXT Ad Acireale presentazione del libro di Carmen Privitera su S. Venera e S. Sebastiano – .