I cinque punti da cui ripartire, così Romito immagina il Bari – .

I cinque punti da cui ripartire, così Romito immagina il Bari – .
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Fabio Romito, 37 anni, di cui sedici trascorsi in politica. Per le strade e nei quartieri della città. Già consigliere comunale prima e regionale poi, il candidato del centrodestra alle prossime comunali dell’8 e 9 giugno vuole essere sindaco di una città sicura per tutti. Una città che, spiega, deve rispondere alle emergenze sociali insieme a una politica meno sociale e più concreta.

Romito, quali sono i primi cinque punti concreti da cui partire?

“Ripristineremo sicuramente la sicurezza nella città attraverso il dispiegamento di almeno un centinaio tra uomini e donne della Polizia locale impiegati per il controllo e la prevenzione sul territorio. Vogliamo poi attivare percorsi assistenziali orizzontali in città sostenendo la rete delle parrocchie, dei centri diurni e delle scuole. L’obiettivo è sostenere progetti sociali anche attraverso l’apertura degli spazi di queste realtà. Mettendoli, cioè, nelle condizioni di trasformare queste realtà in punti di riferimento per la nostra comunità. Potrebbe essere un modo per riportare in modo concreto il tema delle periferie al centro del dibattito politico. Penso che sia giunto il momento di rendere concreto il piano urbanistico generale. Sono vent’anni che se ne parla, ma è rimasta chiusa in un cassetto. Per me è invece un’opportunità per offrire alloggi a prezzi accessibili ai baresi. Senza dimenticare che qui a Bari mancano le case popolari. Attraverso un piano casa intendo dare una risposta alle 1.500 famiglie che ancora sognano una casa”.

Secondo lei è un punto debole essere il candidato della Lega?

“Parlo innanzitutto dei miei punti di forza: sono un barese innamorato e un meridionale appassionato. Mi occupo di politica popolare da sedici anni. La Lega non ha mai governato in questa città. Semmai vedo il punto debole nel centrosinistra, nel Pd in ​​particolare, che ha governato per vent’anni e che ha portato Bari al centro degli scandali”.

Che tipo di sindaco vorresti essere?

“Voglio essere il sindaco della concretezza. Vorrei portare Bari in una dimensione europea, come capitale del Mediterraneo. Mi piacerebbe fare il sindaco di una Grande Bari”.

Romito, come va al karaoke?

“Mi piace cantare. Il mio punto forte è ’50 Special’ dei Luna Pop. Ma voglio chiarire una cosa: la politica barese deve uscire dall’abitudine ai social, alla comunicazione affidata alle agenzie. Abbiamo bisogno di riconnetterci con la vita quotidiana dei baresi. Con i loro problemi reali. Insomma, meno comunicazione, più concretezza”.

 
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