Centrodestra, l’ultima chiamata di Iandoli – .

Modestino Iandoli, sei per ora l’unico candidato del centrodestra in campo per la fascia tricolore della Capitale. Il candidato ufficiale di Fratelli d’Italia. Resterà in campo fino alla fine?

«La nostra posizione è chiara. Abbiamo lavorato e lavoreremo fino all’ultimo momento utile per l’unità del centrodestra ma continuiamo a credere che l’unico centrodestra possibile e utile per la città di Avellino sia il centrodestra dei partiti, identificabile, riconoscibile , autorevole e proprio per questo aperta, capace di ampliare la propria capacità di rappresentanza senza tradire se stessa e, soprattutto, la domanda di cambiamento che arriva da una comunità sgomenta. La mia candidatura va letta in questo senso”

Forza Italia e Lega continuano a cercare la soluzione civica in linea con il consigliere regionale Livio Petitto nella persona di Rino Genovese. Un blocco civico che dovrebbe riassorbire anche parte dei riferimenti dell’amministrazione uscente. Anche Base Popolare, movimento che fa riferimento a Giuseppe De Mita, sembra volersi muovere in questa direzione

«Sinceramente fatico a capire quale logica ci sia in tutto questo. Avellino è l’unico capoluogo campano chiamato al voto il 9 giugno, uno dei pochi capoluoghi dell’intero Mezzogiorno. Il civilismo, così come lo vediamo espresso oggi, sembra rappresentare una comoda scorciatoia per chi guarda a questa disputa come un passo verso la sopravvivenza. Fratelli d’Italia, locomotiva del governo di centrodestra, ha il dovere morale, prima ancora che politico, di scendere in campo per vincere, senza cercare scorciatoie che tra l’altro potrebbero rivelarsi un vicolo cieco. Al di là di ogni considerazione sul valore politico della controversia, mi chiedo come si possa immaginare di ricercare nella civiltà la soluzione ai mali di Avellino, quando la civiltà degli ultimi anni ha causato grande imbarazzo alla città vista l’attenzione prestata dalla Procura Ufficio al lavoro dell’amministrazione uscente. Avellino non ha bisogno di civiltà ma di partitocrazia, di una politica forte capace di indicare l’orizzonte, di selezionare la classe dirigente, di orientare l’azione amministrativa, di esprimere leadership collettive, di parlare alla gente e non al personale politico”

E crede che oggi il centrodestra possa rappresentare tutto questo?

«Siamo noi che non abbiamo mai governato questa città, siamo noi che non c’entriamo nulla con coloro che furono responsabili del declino di Avellino. Abbiamo la grande opportunità di fare la storia ma per farcela dobbiamo prima trovare il coraggio di sfidare gli avellinesi sulle proposte, con la credibilità della nostra storia e della nostra visione di città, chiamando a raccolta tutti i cittadini che vogliono cambiare , senza chiudere le porte a nessuno ma non rinunciamo alla nostra identità, al profilo eminentemente politico della nostra proposta”

Modestino Iandoli, insomma, non è un ostacolo all’unità. Ma l’unità, per Fratelli d’Italia, si realizza solo attraverso una proposta identitaria. Nessuna soluzione civica è possibile

«Così come quella di Modestino Iandoli è la candidatura di Fratelli d’Italia al servizio del centrodestra e della città, l’unica unità possibile per Fratelli d’Italia è quella che si costruisce su uno schema classico di centrodestra , l’unico centrodestra che gli italiani riconoscono da Aosta a Lampedusa, con i simboli delle forze che compongono la coalizione e quindi, possibilmente, delle realtà civiche che vorranno dare il proprio contributo di idee e di rappresentanza per garantire alla Capitale un posizionamento istituzionale autorevole, competente e degno della sua storia”.

Pensiamo di poter dire che solo Roma potrà imporre una soluzione

«Siamo sempre stati disponibili al dialogo, quindi non eviteremo un’eventuale verifica a livello nazionale. Per essere credibile, la proposta del centrodestra deve rappresentare la coerenza del percorso politico. Dopodiché è chiara la posizione politica del gruppo dirigente Fratelli d’Italia rispetto alla linea da adottare su Avellino, condivisa da Roma a Napoli. Saremo presenti solo nei gironi dove le nostre idee potranno essere realizzate”.

Grazie

“A lei”

 
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