IL Comune Di Bari avvia ufficialmente il processo di esproprio per il Camion. Con un atto esecutivo, firmato dal direttore della Direzione Governo e Sviluppo Strategico del Territorio, Pompeo Colacicco, l’amministrazione pubblica l’ultima delibera di approvazione del progetto in Consiglio Comunale, che prevede l’adozione della variante ai fini urbanistici per Prg e ai fini misure espropriative, e apre la “finestra” ai privati interessati per presentare osservazioni.
Il progetto
Si tratta di un progetto atteso da decenni e che cambierà radicalmente la viabilità dal porto all’autostrada, facilitando l’accesso e l’uscita dei mezzi pesanti che attualmente intasano l’area di viale di Maratona e via Napoli. Il progetto vale 223 milioni di euro e riguarda i territori di Bari, Bitonto e Modugno. I lavori, di competenza della Città metropolitana, sono già stati affidati in via definitiva al Raggruppamento Temporaneo d’Imprese formato da Cobar Spa ed Europea 92 spa e, salvo problemi, potranno iniziare tra la fine dell’anno e il i primi mesi del 2025.
La Camionale si estenderà per 10 chilometri e 800 metri e sarà composta da quattro sottopassi (su corso Vittorio Veneto, nuova lottizzazione, via Napoli e Fascio dei Binari) e due viadotti (sul canale Lamasinata e sulla tangenziale). È previsto un intervento di riqualificazione stradale dell’attuale rete, che terminerà con lo svincolo sull’autostrada A14. Verranno realizzate nuove rotatorie: la prima al valico della Vittoria, la seconda in direzione Palese, una terza di accesso all’area definita “triangolare”, la quarta in collegamento con la tangenziale. Si procederà anche con l’ampliamento della viabilità all’incrocio con Viale De Blasio e Via delle Magnolie attraverso strade complanari.
Un nuovo casello autostradale verrà realizzato a metà strada tra quelli di Bitonto e Bari Nord, con la zona industriale di Bari, con l’aeroporto Palese, con l’interporto regionale della Puglia e, infine, con il porto. Il progetto si svilupperà su tre lotti: il primo da Marisabella a viale Europa, il secondo da viale Europa all’attraversamento della tangenziale e il terzo dal viadotto sulla tangenziale fino all’innesto con l’autostrada.
Gli espropri riguardano i tre Comuni e per Bari si parla di un risarcimento complessivo di 14 milioni di euro per circa 136 decreti da emanare. L’indennizzo arriva a 24 milioni se si aggiungono anche i comuni di Bitonto e Modugno nei quali dovranno essere effettuati espropri rispettivamente per 42 e 93 terreni.
«L’opera – precisa il Comune – costituisce un importante completamento della rete infrastrutturale prevista nel Piano Regionale dei Trasporti, consentendo ai traffici pesanti di raggiungere il porto attraverso una viabilità dedicata con il minor impatto possibile sul contesto abitato e con la possibilità di riorganizzare l’assetto dei collegamenti tra le vie di comunicazione dell’intera area metropolitana, alleviando le criticità viarie attraverso una progettazione integrata che interessi i territori dei Comuni di Bari, Modugno e Bitonto”.
La realizzazione dell’autostrada è finanziata con fondi statali attraverso diverse delibere CIPE e convenzioni con l’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Meridionale. Il provvedimento di approvazione ai fini urbanistici, per il territorio comunale di riferimento, resta depositato presso il Comune di Bari per un periodo di 15 giorni consecutivi compresi i festivi e precisamente fino al 30 maggio. Chiunque può presentare le proprie osservazioni sia in forma scritta, direttamente alla Direzione Governo del Territorio e Sviluppo Strategico, sia tramite posta elettronica certificata o lettera raccomandata. Il Consiglio Comunale si riunirà poi nuovamente entro 45 giorni dal termine per la presentazione delle osservazioni.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI – SEPA
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Leggi l’articolo completo su
Giornale pugliese
