FP Cgil Polizia Penitenziaria – Carcere di Pavia, un altro poliziotto penitenziario ferito al volto da un detenuto. – .

Nessun altro dipendente pubblico rischia ogni giorno di rimanere ferito come la Polizia Penitenziaria.

Pavia, 2 maggio 2024

“Ancora un altro poliziotto penitenziario ferito al volto da un detenuto nel carcere di Pavia. È accaduto ieri mattina quando un poliziotto che era andato a prestare assistenza in un’altra sezione del carcere dove lavora abitualmente, è stato afferrato al collo da un detenuto italiano che gli ha anche dato numerosi pugni al volto. Il collega è stato portato al pronto soccorso e dimesso in serata con diversi giorni di convalescenza.

Lo rendono noto Calogero Lo Presti, coordinatore regionale della FP Cgil Polizia penitenziaria della Lombardia e Daniele Pirri, segretario provinciale della FP Cgil Pavia: “Sta diventando una notizia ‘normale’ quella degli agenti di polizia penitenziaria gravemente feriti dai detenuti rinchiusi nel carcere di Pavia storie. Solo tre settimane fa c’è stata una testata al volto che ha fratturato il setto nasale di un altro collega sempre a Pavia, ma è la mancanza di poliziotti in servizio (manca il 25% dell’organico previsto) con carenze del 75% nel personale ruolo di Ispettori e Sovrintendenti che stanno mettendo in crisi la gestione di un carcere con il 30% di detenuti in più rispetto alla capienza massima prevista”.

Mirko Manna, coordinatore nazionale della FP Cgil Polizia Penitenziaria: “Auguriamo una pronta guarigione al collega ferito ieri, ma è fondamentale ripensare la gestione delle carceri. Nessun dipendente pubblico, nemmeno tra le altre Forze di Polizia, va al lavoro con l’alta probabilità di essere ferito dal primo detenuto che decide di sfogare la sua frustrazione sulla Polizia Penitenziaria. Le false soluzioni delle celle aperte e della sorveglianza dinamica adottate per evitare le sanzioni della Corte EDU non sono più sufficienti a gestire un sistema penitenziario con sempre più detenuti e sempre meno poliziotti. Urge un impegno del Governo per l’assunzione immediata di almeno 5.000 unità dei “baschi blu” e per rivedere il piano organico del Corpo che, dopo i tagli indiscriminati della legge Madia, ha portato la Polizia Penitenziaria a si mette in ginocchio impedendo l’assunzione di un numero sufficiente di Agenti per sostituire il personale di Polizia che va in pensione ogni anno”.

Redazione

 
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