L’evento a Reggio con i doppiatori italiani e la stanza per Lionello – .

Tutto pronto in provincia di ReggioCalabria per un evento importante doppiaggio: 11 e 12 maggio ci sarà “Si può fare”, una due giorni dedicata all’arte del leggio promossa dalla CRS, Scuola di Recitazione della Calabriafondato e diretto dall’attore Walter Cordopatri. L’evento si terrà in occasione dell’inaugurazione della sala di doppiaggio da cui prenderà il nome Oreste Lionello, doppiatore e attore nato a Rodi – Grecia – ma cresciuto a Reggio Calabria. L’inaugurazione avrà luogo nei locali della scuola, nell’ex carcere Cittanova.

Oggi, giovedì 2 maggio, si è tenuta una conferenza stampa di presentazione dell’evento, mediata dal giornalista Marco Bonardelli. Tra i presenti anche la figlia di Oreste Lionellola doppiatrice Cristiana, oltre che la calabrese Pasquale Anselmo, voce di Nicolas Cage. Ad aprire i lavori è stato l’assessore reggino con delega alla Cultura Filippo Quartuccio. Quest’ultimo si è complimentato con SRC e ha ricordato la figura di Giacomo Battaglia, al quale il Sindaco ha assegnato quest’anno il San Giorgio d’Oro in sua memoria. Prima di entrare nel vivo della questione, un piccolo saluto da parte di Claudio Gubitosi, Direttore del Giffoni Film Festival. “La Calabria è un territorio che insegna”. E riguardo Lionello: “Conoscevo molto bene Oreste, è stato più volte a Giffoni. Sono felice che gli abbiate dedicato questa scuola di doppiaggio”.

Cordopatri: “così è nata l’idea di questo evento sul doppiaggio”

Successivamente ha introdotto l’evento Walter Cordopatri: “Una delle discipline che mancava alla scuola di recitazione era il doppiaggio. Ho questa passione e abbiamo ‘usato’ il Covid per lavorare. Ci siamo chiusi in questa ex prigione e abbiamo creato questa sala di doppiaggio. Una volta creato ci siamo chiesti a quale doppiatore avremmo potuto dedicarlo. Ho sempre ammirato Oreste Lionello e la sua voce. Erano due anni che volevamo realizzare questo evento ed ora eccoci qui. Sono molto felice, perché avremo l’opportunità di avere nostra figlia Cristiana. Con Pasquale Anselmo, invece, ci conosciamo da qualche anno, non solo perché è un artista calabrese, ma anche per la sua voce, che tra gli altri ha soprannominato Nicolas Cage. Abbiamo oltre 130 studenti, ovviamente un numero ristretto parteciperà alla masterclass”.

Cristiana Lionello e il suo rapporto con il padre e con la città di Reggio

Cristiana Lionellofiglia di Oreste (e doppiatrice di Sharon Stone, Cate Blanchett, Romy Schneider, Annette Benning), ha detto così il padre, accennando al suo rapporto con Reggio Calabria: “Nessuno mi ha regalato niente. In realtà non volevo fare il doppiaggio, ma il teatro. E così ho molestato mio padre, dove è andato sono andato. Non andavo alle feste, alle discoteche, ma solo a teatro con lui, ma lui non voleva perché era geloso, conoscendo l’ambiente, e quindi mi metteva i bastoni fra le ruote. Un giorno mi chiamò Anna Mazzamauro, avevo 15 anni, e siccome parlavo sempre con tutti gli attori con cui lavorava e rompevo loro i coglioni, lei mi chiamò dicendole che aveva bisogno di attori molto giovani per uno dei suoi lavori. Ovviamente ho detto sì, ho parlato con papà e mi ha dato il permesso, ma ho specificato: ‘domattina vai a scuola’. Oh certo, sono andato a scuola lì, ho dormito ma sono andato lì.

“Poi è arrivato il Film di Manhattan e mio padre ha iniziato a fare audizioni a tutti. Evidentemente non mi ha chiamato, non ci ha pensato lui stesso. Mia madre glielo fece notare, lui disse di no ma poi mi fece fare il provino. Non lo avevo mai fatto, ero bambino, guardavo solo film. Alla fine numerò tutti gli esemplari senza nome e li inviò in America. Ha detto: ‘scegli tu’. E il mio numero è tornato.”

“Lui – Continua Cristiana – chiamava “lei” tutti, anche i bambini e anche me, nessuno sapeva che ero sua figlia. Era il suo modo di essere. Così è iniziata la mia carriera, è stato lì che hanno capito che non ero solo ‘buongiorno’ e ‘buonasera’. Facevo i turni con lui, in macchina, e parlavamo normalmente. Gli ho chiesto come stava, mi ha detto di non preoccuparmi, poi sono entrato e non mi ha detto niente, ha solo urlato. Alla fine del provino gli ho chiesto come era andata, lui ha detto: ‘ci vediamo fuori a cena’. A cena si è messo a piangere e mi ha detto: ‘Ho avuto la stessa sensazione di quando sei nato’. Era la prima volta che vedevo mio padre piangere”. E su Reggio Calabria: mio padre era figlio del mondo, ma Reggio Calabria è la sua città. Anche se abbiamo molti parenti a Rodi”.

Pasquale Anselmo da Cosenza: “Dico grazie alla Calabria”

L’ultimo intervento del convegno è quello del cosentino Pasquale Anselmo (voce di Nicolas Cage, John Turturro, Philip Seymour Hoffman, Woody Harrelson), che racconta come tutto ebbe inizio per lui: “Facevo già teatro, poi un giorno mi chiamò un mio amico di Catanzaro e mi disse che c’era un doppiatore che cercava un attore con accento calabrese per il film “Un ragazzo calabrese” con Volonté. Avevamo bisogno di qualcuno che fosse lo zio di Abatantuono, ma avevo 32 anni. Ho cominciato praticamente subito doppiando un vecchio. Dico grazie alla Calabria, sono felice di interagire con la mia Regione. Adesso ho raggiunto una certa età. È giusto che si torni a donare cose a una terra che mi ha dato tanto. Non come formazione, ma come valori. Tutta la mia infanzia, la mia adolescenza. I miei genitori sono morti giovani, purtroppo mio padre è morto e non mi ha mai visto fare l’attore. Sono felice di tornare in Calabria”.

La carriera di Oreste Lionello e i suoi famosi doppiaggi

Star interprete del palcoscenico, tra i fondatori della società di doppiaggio CVD (Cine Video Doppiatori), nonché protagonista del grande varietà televisivo e rubrica del Bagaglino, Lionello ha regalato la sua inconfondibile voce a famosi attori d’oltreoceano, tra cui Woody Allenche si è complimentato con il suo lavoro affermando: “Mi ha reso un attore migliore e più divertente di me.”. Celebri i suoi altri doppiaggi: Gene Wilder in “Frankenstein Junior”, Michel Serrault in “Il Vice” e Charlie Chaplin nel ridoppiaggio de “Il Grande Dittatore” del 1972, di cui resta memorabile l’interpretazione del celebre Discorso all’umanità.

Ed è proprio dal celebre urlo pronunciato a Wilder nel capolavoro di Mel Brooks che prende il titolo l’evento, sia per rendere omaggio a Lionello, sia per lanciare un messaggio fortemente motivante sulla possibilità di svolgere importanti attività di formazione per attori anche nel mondo del cinema. Sud, in coerenza con lo spirito della SRC, che fin dalla sua fondazione nel 2017 ha riempito il vuoto lasciato dalla storica Accademia d’Arte Drammatica di Palmi. Il prestigioso parterre di docenti – guidati dal coordinatore didattico Giorgio Colangeli – numerose prestigiose collaborazioni con professionisti ed eventi nazionali (Giffoni Film Festival) e significative esperienze per gli studenti della scuola, coinvolti in progetti cinematografici e televisivi italiani e internazionali. Casi recenti di Federica Sottile, co-protagonista di “La Festa del Ritorno” e nei cast di “Runner” e “Mascaria”, quest’ultima con altri due studenti della SRC: Flavia Orecchio e il piccolo Giuseppe Barone. E anche Nicole Sorace, nel cast di “The First Omen – L’Origine del Presagio”, prequel della celebre saga horror americana, e Matteo Ferrara, tra gli interpreti di “We Were Children”.

I protagonisti dell’evento

Campioni del settore metteranno la loro esperienza al servizio degli studenti e dei partecipanti alle masterclass, per un fine settimana dedicato alla grande arte del doppiaggio, eccellenza del nostro Paese, a partire da Cristiana Lionello, figlia di Oreste, e voce italiana di Sharon Stone, Cate Blanchett, Romy Schneider, Annette Benning. Con lei Renato Cortesi, che ha prestato la voce a Gérard Depardieu, Andrè Dussolier, William Hurt, Derek Jacobi; tutti artisti che hanno condiviso momenti d’arte e di vita con il grande Oreste. Poi, Carlo Valli, inconfondibile voce italiana di Robin Williams, Kurt Russell, Jim Broadbent e Richard Jenkins. Con loro un rappresentante del doppiaggio calabrese, originario di Cosenza Pasquale Anselmo, voce di Nicolas Cage, John Turturro, Philip Seymour Hoffman e Woody Harrelson. Presente anche Marco Cortesi, figlio di Renato e direttore del doppiaggio (“Lost Angels” di Won Kar Wai, “The Killer” di John Woo, la serie “NCIS – Unità Anticrimine” e i suoi spin-off “NCIS Los Angeles” e NCIS Hawaii”).

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