Il Santa Crus e la sua “originaria forza creativa” in mostra al Museo Diocesano di Brescia – .

Il Santa Crus e la sua “originaria forza creativa” in mostra al Museo Diocesano di Brescia – .
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Presentata il 30 aprile e visitabile fino al 12 maggio nella sala Sapienza del Museo Diocesano di Brescia, la mostra “Santa Crus – Forza creativa originale“, che porta in città l’essenza della grande rappresentazione che si svolge a Cerveno ogni 10 anni nel mese di maggio.

Un percorso tracciato da fonti scritte e materiali conservato e tramandato a noi dalle edizioni precedenti. Il Santa Crus ha origini molto antiche, risalenti alla fine dell’800 e, da allora, si ripete ogni dieci anni, salvo qualche interruzione durante i conflitti bellici, dovute alla recente pandemia e ad alcuni rinvii. Le fonti scritte e materiali in nostro possesso attestano che la rappresentazione ha interessato i seguenti anni: 1884, 1894, 1924, 1933, 1949, 1959, 1972, 1982, 1992, 2002 e 2012.

L’esposizione si propone di offrire al visitatore uno spaccato di questa tradizione e di farla conoscere, ripercorrendone le diverse tappe nel tempo e cogliendo le trasformazioni che la comunità cervenese ha apportato allo spettacolo, attraverso notizie, fotografie, pubblicazioni, materiali decorativi, costumi e accessori. . Una mostra che dà anche l’opportunità di comprendere quanto stretto sia il rapporto tra le 198 statue in legno e gesso di Beniamino Simoni presenti alla Santuario della Via Crucis di Cerveno, il cui restauro è stato recentemente ultimato, e la rappresentazione vivente della Passione.

Questa mostra è un’anteprima e un invito al Santa Crus 2024, che, dopo 12 anni, sarà rappresentato in due date: domenica 26 maggio alle 14.30 nella tradizionale edizione pomeridiana e domenicale 2 giugno 2024 alle ore 3:00, in un suggestivo percorso notturno e mattutino.

Si snoda lungo un percorso prestabilito dentro e fuori l’abitato di Cerveno, coinvolgendo l’intera popolazione locale, sia nelle vesti di personaggi che di preparativi, iniziato mesi fa. I lavori spaziano dalla scelta dei personaggi e del percorso, alla realizzazione dei fiori di carta crespa che decorano la cittadina, alla tintura dei tessuti, alla creazione di costumi, elmi, armature e scarpe, ricostruiti e rinnovati ad ogni edizione, prestando grande attenzione alla scelta dei materiali e all’artigianalità della lavorazione.

 
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