Da Massimiliano Rossini riceviamo e pubblichiamo:
“Cari cittadini di Tivoli,
Mi chiamo Rossini Massimiliano,
Sono un addetto alla manutenzione presso RFI. In questa importante giornata dedicata al lavoro, il 1° maggio, voglio condividere con voi la mia accettazione della candidatura a Sindaco di Tivoli.
Sarò portavoce della lista “TIVOLI POPOLARE E INCLUSIVA”. Una lista multiculturale fatta dalla gente per la gente.
È quindi con grande rammarico che vi scrivo per informarvi della nostra decisione di candidarci alle prossime elezioni.
Comprendiamo che molti di voi si sentano scoraggiati e disillusi dalla politica, al punto da smettere di partecipare alle elezioni. Capisci bene che la situazione attuale, caratterizzata da un sistema politico indifferente ai reali bisogni dei cittadini e dominato dall’interesse personale piuttosto che dal servizio pubblico, ci ha spinto ad agire.
Crediamo fermamente che sia necessario riconciliare la politica locale con i cittadini, ripristinando coerenza e integrità nel servizio alla comunità. Non possiamo permettere che il nostro sistema politico diventi uno strumento per perseguire carriere personali a scapito del bene collettivo.
Vogliamo ristabilire un dialogo aperto e onesto tra cittadini e rappresentanti politici, perché crediamo che solo attraverso una partecipazione attiva e consapevole possiamo trasformare la nostra comunità in un posto migliore per tutti.
Sentiamo l’urgenza di proporre la nostra candidatura non per aspirare a ruoli o incarichi di potere, ma perché crediamo che l’attuale politica a Tivoli non rappresenti più i reali interessi dei cittadini.
La nostra lista è composta da persone comuni: lavoratori, studenti, pensionati, operatori sanitari e persone come voi, gli elettori. Troppo spesso avete sofferto le conseguenze di decisioni politiche antisociali e crediamo che sia giunto il momento di cambiare. Vogliamo mettere il lavoro al centro di Tivoli,
Il mio impegno nell’area Tiburtina è sempre stato a sostegno dei lavoratori colpiti dalla precarietà e dai bassi salari.
Fondamentale l’intervento istituzionale per difendere i diritti dei lavoratori della Tiburtina. Ho promosso iniziative come la raccolta firme per il salario minimo di 10 euro l’ora e una legge sull’omicidio sul lavoro.
Abbiamo assistito recentemente a violazioni contrattuali nel nostro territorio e a riduzioni dei diritti dei lavoratori della Tiburtina in diversi settori: come i lavoratori delle cartiere sospesi senza retribuzione, arrivando fino al limite del licenziamento, ma anche i lavoratori degli appalti all’interno dell’ex stabilimento Pirelli Yokohama che dopo un accordo firmato per un aumento di stipendio, poi non c’è stato alcun aumento in busta paga.
Come gli operatori sanitari dell’ospedale San Giovanni Evangelista che non solo hanno vissuto in prima persona il tragico incendio, ma sono stati colpiti negli ultimi anni da una vergognosa precarietà lavorativa dove si è tentato di aumentare servizi e prestazioni sanitarie con carenza di personale e di assistenza sanitaria. attrezzature, che sorte avrà il nostro ospedale se non si migliorano le condizioni di lavoro degli operatori con assunzioni e nuove attrezzature?
Oggi Festa dei Lavoratori Non possiamo dimenticare gli operai morti sul lavoro nel nostro territorio come Elpidio Pastore, operaio di 39 anni caduto da un’impalcatura all’interno delle cartiere e Maurizio Tani, operaio di Villa Adriana di 63 anni morto all’interno la fabbrica di Yokohama, vittima del massimo sconto sugli appalti.
Mi candido a Sindaco di Tivoli per proseguire insieme a voi nella lotta contro le morti non correlate sul lavoro, ma anche per contrastare una mentalità di massima riduzione degli appalti.
Una volta in carica mi impegnerò per introdurre norme più severe contro chi viola i diritti dei lavoratori e contro chi pratica il lavoro nero. È essenziale garantire un salario minimo dignitoso a tutti i lavoratori che lavorano nel nostro comune.
Vi invito a sostenere questo percorso verso una Tivoli più equa e giusta per tutti.
Grazie per l’attenzione”.
