Concorso flop per il pronto soccorso campano, su 363 posti si sono presentati solo 62 candidati – .

La situazione dentro Pronto soccorso dal Campano è sempre più allarmante, con a fuga dei medici continuo e una bassa attrattiva per i nuovi assunti. Il recente concorso regionale per la copertura di 363 posti del direttore sanitario della Medicina d’urgenza d’urgenza ha rivelato cifre scioccanti: uniche 62 candidati si sono presentati, di cui solo 19 specialisti e 43 specializzandi. Questo numero è lungi dal soddisfare le esigenze necessarie.

Il disinteresse per il Servizio Sanitario Nazionale è da attribuire principalmente a carichi di lavoro e a stipendi poco attraenticirca 2500 euro al mese, considerando i turni massacranti che devono affrontare i medici.

Persino il borse di studio nel contesto dell’emergenza emergenziale restano deserte, segno di un problema strutturale che non riguarda solo la Campania, ma l’intero territorio nazionale.

Carenza di personale nei pronto soccorso

A fungere da ulteriore deterrente ad una situazione già complessa è il rischio di attacchi nei pronto soccorso, rendendo la professione ancora meno attraente per i giovani medici.

Presidente DeLuca aveva definito il concorrenza COME “ultima possibilità” per affrontare la carenza di personale medico, ma i risultati deludenti evidenziano la necessità di strategie più efficaci per affrontare questa crisi. L’impiego di cooperative privatesebbene costosa, potrebbe essere una delle soluzioni temporanee adottate, ma è necessario un approccio più ampio e sostenibile per garantire un servizio sanitario efficiente e sicuro per tutti i cittadini.

Non si sorprende del flop della competizione Bruno ZuccarelliIl segretario regionale dell’Anaao Assomed: “È come quando giochi al Superenalotto con la speranza di vincere. È la cronaca di una morte annunciatauna situazione di crisi generale, non solo in Campania, che al Nord si sta risolvendo ricorrendo a cooperative private che costano molto di più“.

È una situazione destinata a peggiorare ora che andranno in pensione 90mila medici e 70mila infermieri in tutta Italia“, Aggiunge Nicola Di Donnasegretario generale della Uil Fpl.

 
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