BUSTO ARSIZIO – «Le parole delconsigliere Maurizio Artusa sulle società sportive che non sanno fare rete? Ha molto sapore per me “J’accuse” rivolto all’assessore allo Sport, che è lui». Il consigliere comunale del gruppo misto Emanuele Fiore partecipa all’attacco del delegato allo sport e al bilancio della giunta Antonelli. Uno scontro tutto borsanese, che parte dal recente sfogo social di Artusa per toccare tutta una serie di questioni che riguardano il suo dicastero. E su cui Fiori non fa sconti.
Il contropiede di Fiore
Ma cominciamo dalla fine. Cioè dall’attacco che Emanuele Fiore ha rivolto allo stesso Artusa anche utilizzando lo strumento dei social. «Ma non è lui l’assessore allo sport?» scrive l’assessore del gruppo misto in reazione alla “sparatoria” dell’assessore sulle società sportive che non riescono ad unirsi come invece fatto tra Villa Cortese e Arconate («Nei comuni confinanti con noi si uniscono in progetti legati allo sport. A Busto Arsizio non riescono a concepire di potersi unire in nulla. Neppure tra quartieri. Neppure tra aziende che utilizzano gli stessi spazi”. «Prendiamo ad esempio una società sportiva fuori porta e “amichevole”… oppure no» La “sentenza” di Fiore, che fa riferimento al fatto che il presidente della Villa Cortese Calcio è imparentato con l’assessore Bustocco.
L’elenco dei problemi
Una vicenda che per il rappresentante del gruppo misto costituisce l’occasione per premere sull’assessore Artusa tutta una serie di altre questioni spinose successo negli ultimi mesi. “Prima la piscina Manara di cui sappiamo come è andata a finire speriamo anzi che non ci siano interruzioni per la stagione estiva – l’elenco di Emanuele Fiore – poi l’appuntamento finale a Busto Città Europea dello Sport a teatro piuttosto che in un luogo adatto allo sport. D’altronde lo spettacolo di fine anno della Pro Patria Ginnastica è stato saltato e salvato in zona Cesarini dal sindaco”. Senza dimenticare, aggiunge Fiore, il «frequenti incomprensioni con i consiglieri di maggioranzacome la discussione furibonda con Max Rogora che se ne andò sbattendo la porta, oppure gli aumenti della Tari imposti dall’Arera poi calmato dalla maggioranza e poi sospeso per lo slittamento della scadenza che non è stata ancora ben compresa”. Insomma, una vera e propria “sfiducia” da parte del consigliere d’opposizione.
