RinnoviAmo Forlì va alla riscoperta de “La città nuova” con Marino Mambelli e Francesco Marino – .

RinnoviAmo Forlì va alla riscoperta de “La città nuova” con Marino Mambelli e Francesco Marino – .
RinnoviAmo Forlì va alla riscoperta de “La città nuova” con Marino Mambelli e Francesco Marino – .

Una passeggiata gratuita alla scoperta di Forlì nell’architettura del ‘900 condotta dal presidente del progetto europeo Atrium Ulisse Tramonti e dal direttore di Forlipedia Marino Mambelli (candidato al consiglio comunale) e con la collaborazione di Francesco Marino (divulgatore e candidato consiglio comunale ancora per RinnoviAmo Forlì).

E’ una delle iniziative promosse dal gruppo tematico culturale di RinnoviAmo Forlì, la lista civica a sostegno del candidato sindaco Graziano Rinaldini che sarà presente all’incontro.

L’appuntamento sarà lunedì 6 maggio alle 17.30 sotto la statua di Icaro per intraprendere un viaggio nel passato attraverso i luoghi del Novecento.

“Il Novecento forlivese è il Novecento d’Italia. Parlare dei suoi edifici equivale a descrivere il percorso architettonico del ventennio: nelle sue caratteristiche e nelle sue dissonanze. Il tema della cultura è molto importante per la lista civica RinnoviAmo Forlì, che vede in questo campo uno strumento molto potente per una cittadinanza attiva e una maggiore cura del proprio territorio. Scoprire i luoghi che ci circondano è un modo per vivere la storia della nostra città e quella delle persone che ci hanno preceduto. Apprezzare e far conoscere le nostre radici significa coltivare la nostra identità e condividerne il meglio con le persone che ci circondano” si legge in una nota dell’elenco.

Massimo Marchi, candidato al Consiglio Comunale con RinnoviAmo Forlì: scelte sbagliate e scelte giuste, ma fatte da altri

“L’arrivo della Medicina a Forlì è stato voluto dalle amministrazioni precedenti. L’attuale Giunta ha tagliato il nastro, raccogliendo i frutti del lavoro altrui. È paradossale che in una situazione del genere, in presenza di un progetto virtuoso avviato dai propri avversari politici, si voglia rivendicarne il merito in questo modo. Il PD si è astenuto (a torto, dal mio punto di vista), ma lo ha fatto con motivazioni che evidenziavano differenze di merito tra la delibera di approvazione del comune di Forlì e quella del comune di Ravenna. Come è noto, ho votato a favore. D’altronde, come già accennato, l’Onorevole Marco Di Maio ha anche dichiarato che il progetto è “nato e sviluppato quando alla guida della città c’era il sindaco Davide Drei”.

“Viceversa, per un piano urbanistico sbagliato come quello del 2017, da cui lo stesso Pd attuale e il candidato sindaco Rinaldini hanno pubblicamente preso le distanze, il Sindaco e la sua maggioranza continuano ancora a dare la colpa alla precedente amministrazione. Prendersi il merito dei progetti virtuosi della precedente amministrazione, e bombardare gli oppositori politici per quelli meno fortunati, questo è il modus operandi dell’attuale ente locale. È un peccato che in questi 5 anni abbiano governato senza fare nulla per invertire la rotta e fermare la cementificazione e il consumo di suolo vergine. Con buona pace del rispetto dell’ambiente e della sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico. “Errare è umano, perseverare è diabolico e si persevera”, questo è stato detto alla maggioranza durante un recente Consiglio comunale. Per questo motivo sono stato oggetto di un attacco diretto e duro da parte del Sindaco. Invece di esprimere onestamente la loro approvazione ad asfaltare e costruire, assumendosi la responsabilità di quanto fatto, preferiscono scaricare la colpa sugli altri”.

«Quanto al Pd forse ha fatto delle scelte sbagliate, ma noi ci siamo fermati a discuterne. Ha inoltre realizzato e contribuito a rendere operative alcune di quelle che molti, compresa l’attuale maggioranza, amano sventolare come bandiere di una Forlì votata all’eccellenza. Solo per citarne alcuni: Musei San Domenico, nuovo ospedale Morgagni, Tangenziale, polo tecnologico aerospaziale, parco urbano, Teatro Diego Fabbri, asili nido, sistema di welfare, assistenza domiciliare agli anziani e diga di Ridracoli. Non si tratta di ridicolizzare le dichiarazioni, ma di dire ai cittadini la verità. E la verità è che vogliamo rivendicare i meriti degli altri e, d’altra parte, vogliamo scaricare la colpa quando siamo doppiamente colpevoli di quelle scelte sbagliate”.

 
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