Rho, giovane arrestato per pornografia minorile. Orlandi “Denuncia alla Questura” – .

L’arresto è avvenuto giovedì 2 maggio

Rho – Giovedì 2 maggio gli agenti della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura, hanno eseguito un provvedimento di arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 24 anni accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico.

L’indagine è scattata dalla denuncia di due madri di minorenni che erano state costrette a filmarsi e a condividere le immagini attraverso la chat del proprio profilo Instagram. Le ragazze sono state contattate dal ragazzo che si presentò con il falso nome di Mirko Agridi avevano 14 anni e sono stati costretti a filmarsi sotto la doppia minaccia di commettere violenza contro i propri familiari e di diffondere le immagini ai propri conoscenti.

Il 24enne era già noto alla polizia del commissariato di Rho-Pero dopo essere stato arrestato lo scorso dicembre per essersi procurato e detenuto “consapevolmente” materiale pornografico “realizzato utilizzando minorenni” e, in quell’occasione, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. . Tra i materiali informatici sequestrati a dicembre era già stata rinvenuta una grande quantità di video e foto e, per ora, sono stati identificati 50 minori vittime di adescamento, ma l’indagine in corso potrebbe portare a nuovi sviluppi, per questo è importante continuare a denunciare come sottolinea il sindaco di Rho Andrea Orlandi: “Voglio fare un appello a tutti i giovani che hanno letto in questi giorni la notizia di questo 24enne fermato dalla Polizia di Rho, l’appello è quello di verificare tutti gli account da cui vieni contattato. Mi rivolgo soprattutto a voi, ragazzi e ragazze, guarda, controlla, non fidarti mai e di fronte ad ogni sospetto, dubbio o domanda che mi viene in mente, Segnalalo alla polizia o anche ai tuoi genitori, allenatori o tutori chi potrà poi denunciarlo. Ascoltami – Ha poi concluso Orlandi – stai attento!”

Gli account utilizzati dal molestatore

Oltre al profilo fake intestato a Mirko Agridi, il 24enne utilizzava anche un profilo Instagram intestato a Rebecca Monti che veniva indicata come cugina di Mirko, ma numerosi erano gli account utilizzati per contattare minorenni.

L’attività investigativa ha individuato gli account utilizzati dal molestatore per adescare le vittime, qualora altri ragazzi e ragazze siano stati contattati dai profili sotto indicati potranno rivolgersi alla Questura di Rho Pero al numero telefonico 029390551. Ecco i profili con cui ha contattato le vittime:

@sanzmirco0 @younnico08 @niconagx @nicemotm @giovanenicee @rebeccamonti_08 @Io_esco_giovane @parislazone0 @nicorealllx @semprerebe

Lettura a tema

Se è vero che non è sempre facile parlare di sessualità con gli adolescenti, non è più possibile nascondersi dietro paure e tabù in un mondo che corre e cresce più velocemente e ferocemente dei nostri figli. Secondo gli studi più recenti i giovani entrano in contatto con il mondo della pornografia già all’età di 12 anni, confrontandoli con una visione della sessualità che può risultare fuorviante e traumatizzante per chi non ha ancora completato la propria educazione all’affettività e alla sessualità.

Il giornalista Lilli Gruber ha recentemente pubblicato il libro “Non farti fregareun libro “ricco di dati, notizie e interviste ai protagonisti” che racconta la storia dei veri maestri degli aggregatori pornografici: “Per invertire la rotta – scrive Gruber occorre aprire un dibattito, rompere il silenzio delle istituzioni e chiediamo innanzitutto un’educazione sentimentale e sessuale per i nostri figli e misure per la trasparenza delle pratiche economiche del settore. E impegnarci a recuperare i beni preziosi che la peggiore pornografia online ci ha rubato: erotismo, desiderio e creatività“.

Laura Difesa

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