Il tecnico diAcireale, Salvatore Marraha quindi presentato la sfida con il Sancataldese:
“Una sfida simile a quella con Canicattì? Sì, affrontiamo una squadra che vorrà finire bene in casa e non rinuncerà a nulla. Dobbiamo andare lì consapevoli di quello che è successo due settimane fa, è stato difficile liberarcene e portiamo ancora con noi i rifiuti. Dobbiamo fare il nostro dovere, poi al 90′ vedremo”.
“Questo finale di stagione avrebbe potuto andare meglio, avrebbe potuto essere fatto meglio. Purtroppo quando insegui e corri come abbiamo fatto noi tutto sembra facile. A differenza di chi lotta con noi, l’Acireale è l’unica squadra che ha cambiato allenatore, che ha cambiato quasi 40 giocatori. Gli altri, invece, hanno una struttura diversa, un quadro più continuativo e la tranquillità di lavorare in posti tranquilli, mentre il nostro è un posto tosto. Ci dispiace soprattutto per i tifosi, ci tenevamo molto. Abbiamo comunque recuperato 10 punti da una squadra a pari punti con noi. Adesso andiamo a San Cataldo e proviamo a vincere e poi aspettiamo gli altri risultati”.
“Sono contento, la squadra ha dimostrato molto carattere. Non era facile giocare in casa, davanti ai nostri tifosi, dopo un 5-0. È vero che una domenica è andata male, la domenica successiva non era facile giocare. A volte ha commesso degli errori, ma noi abbiamo commesso degli errori provando a giocare. La squadra ha ritrovato fiducia, faccio un plauso alla squadra perché ha creduto in noi nonostante la sconfitta mentale, avevamo sprecato un match point per andare ai play off. I ragazzi abbassarono la testa e pensarono a pedalare. Questo è il modo che ci ha contraddistinto finora. Non è facile gestire tante situazioni che abbiamo gestito quest’anno. Non capisco perché considerino Sant’Agata, Ragusa e Casalnuovo realtà felici, mentre viene un po’ denigrato quello che ha fatto Acireale. Erano lassù da molto tempo, noi eravamo a terra e siamo riusciti a inseguirli. Anche questo è un prezzo da pagare. E’ normale che ci sia un grande rammarico, si poteva fare molto di più”.
