“Chi ha voluto il parcheggio sotterraneo del Santuario ha fatto i conti senza l’oste” – .

“Chi ha voluto il parcheggio sotterraneo del Santuario ha fatto i conti senza l’oste” – .
“Chi ha voluto il parcheggio sotterraneo del Santuario ha fatto i conti senza l’oste” – .

Viterbo – L’assessore alla Qualità degli spazi urbani risponde all’assessore Giulio Marini: “Con 4 milioni e mezzo di euro facevamo solo le fondazioni e non vedo il collegamento con l’episodio di violenza del 26 aprile”

di Daniele Camilli


Viterbo – “Chi voleva il parcheggio sotterraneo del Santuario doveva fare a meno dell’oste”. L’assessore alla qualità urbana Emanuele Aronne risponde all’assessore Giulio Marini che, pochi giorni fa, dichiarava che la scelta della giunta di Chiara Frontini di aver “affondato” quel progetto potrebbe peggiorare le cose in quella zona. Riferendosi anche a quanto accaduto venerdì 26 aprile, quando in piazza dei Caduti alcune persone si sono scontrate con manganelli e pugni, con tanto di auto che si è scontrata con un’altra persona.

“Le relazioni geologiche – spiega Aronne – ci dicevano che con 4 milioni e mezzo di euro stanziati per il parcheggio abbiamo fatto a malapena le fondazioni. La verità è questa. Successivamente il parcheggio del Santuario comprendeva i parcheggi sotterranei e un parco urbano sovrastante. E mi dovete spiegare come un parco urbano sia più sicuro di un parcheggio. Quindi, chi ha pensato di costruire il parcheggio sotterraneo del Santuario ha fatto i conti senza l’oste”.

Infine, sempre per Aronne, «l’episodio del 26 aprile è stato un’esplosione temporanea da non sottovalutare».


Viterbo – L’assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne


Che impressione ti ha fatto vedere quello che è successo al Santuario più di una settimana fa?
“L’impressione è stata terribile. Qualcosa che deve essere combattuto e la polizia deve farlo, cosa che sta facendo”.

E cosa può fare un’amministrazione?
“Quello che stiamo facendo, con i tempi dell’amministrazione. Ad esempio, il progetto di mettere delle telecamere nel parcheggio del Santuario. Un progetto che ha compiuto tutto il suo iter parallelamente a quello del Pnrr, sempre dedicato a quell’area che a sua volta sarà oggetto di restyling. Oppure il rifacimento della facciata Almadiani e l’illuminazione dell’area. Detto questo, l’episodio del 26 aprile è stato molto brutto ma si è trattato di un’esplosione temporanea e va valutato come tale, senza ovviamente essere sottovalutato”.

Tuttavia negli ultimi anni il Santuario è stato al centro di tutta una serie di fatti di cronaca. E quello di venerdì è solo uno dei tanti…
“È chiaro che c’è un problema sociale. Ma la prima cosa che un’amministrazione può fare, almeno per quanto riguarda la mia delegazione, è mettere delle telecamere. Quindi non si può dire che non ci sia stata alcuna reazione”.

E le telecamere risolvono il problema?
“Le telecamere sono un deterrente, così come lo è la riqualificazione di una chiesa o un intervento sull’arredo urbano. Questo è tutto ciò che un’amministrazione può mettere in atto. Il problema sociale, tuttavia, non può essere risolto dall’oggi al domani. Ho sentito parlare anche dell’Esercito ed è una proposta assurda. Nella storia del nostro Paese l’Esercito è intervenuto per questioni mafiose. Quindi non scherziamo”.


Viterbo – La maxirissa al Santuario


Secondo te c’è un problema di degrado nel Santuario?
“Il Santuario è una zona della città che non è stata mantenuta nel tempo come avrebbe dovuto. È un parcheggio che presenta alcuni lati oscuri, con la chiesa degli Almadiani ridotta come puoi vedere. In sintesi, è un’area in cui non ci sono stati investimenti. Adesso le cose stanno cambiando”.

Giulio Marini dice che abbandonare il progetto del parcheggio sotterraneo del Santuario non farà altro che peggiorare le cose.
“Le dichiarazioni di Marini mi hanno lasciato senza parole”.

Perché?
“Perché innanzitutto non vedo il nesso con quello che è successo al Santuario. Successivamente il parcheggio del Santuario è stato abbandonato perché non era possibile costruirlo”.

Per quale ragione?
“Perché le perizie geologiche ci dicevano che con 4 milioni e mezzo di euro stanziati per il parcheggio difficilmente riuscivamo a realizzare le fondamenta. La verità è questa. Successivamente il parcheggio del Santuario comprendeva i parcheggi sotterranei e un parco urbano sovrastante. E mi dici come un parco urbano sia più sicuro di un parcheggio. Quindi, chi voleva il parcheggio sotterraneo del Santuario doveva fare a meno dell’oste”.

Anche Marini dice che bastava aggiungere i fondi del Pnrr.
“Sono stati messi lì. 4 milioni e 800 mila euro. Quelli erano. Numeri alla mano. Se vuoi puoi anche accedere ai documenti”.

Daniele Camilli


Multimedia: Galleria fotografica: Maxirissa al Santuario – Video: Sbarre, percosse e vetri rotti… gli scontri al Santuario


Presunzione di innocenza

Nell’ordinamento penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo cui una persona “non è considerata colpevole finché non viene condannata in via definitiva”.

4 maggio 2024

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