tutti i volti dello sport dei valori. 300 volontari mobilitati – .

tutti i volti dello sport dei valori. 300 volontari mobilitati – .
tutti i volti dello sport dei valori. 300 volontari mobilitati – .

FANO Vent’anni di Colle-Marathon e si potrebbe dire addirittura il primo. Perché la spinta e il messaggio che caratterizzano il Maratona i valori diventano ogni volta più forti e quando questo accade, è impensabile che possano esaurirsi. Così come l’affetto di chi lo contesta nelle sue diverse declinazioni per un’ampiezza di proposte che copre tutte le esigenze e le attitudini, accentuando quell’elemento di trasversalità ormai divenuto distintivo.

Il formato

In questo 2024, accanto al format classico dei 42 chilometri e al cambio che separano la partenza da Barchi all’arrivo all’Arco d’Augusto, ecco riproporsi la Half Colle-Marthon, su una mezza distanza con partenza da Mondolfo e quest’anno anche il campionato italiano paralimpico per un riconoscimento che fa gonfiare il petto degli organizzatori. Talmente sensibili al tema della disabilità che debutteranno anche, a partire dalle 9, una passeggiata dedicata a quel mondo, da piazza XX Settembre allo striscione. Poi la corsa di 10 chilometri che partirà dalla Tombaccia, più una passeggiata di salute che una competizione, perché sotto il grande ombrello di solidarietà che si colloca “Hola Rimba, cammina contro il mieloma”, sul percorso “metà” e con il il ricavato delle iscrizioni destinate all’Ail.

L’aspetto agonistico non può certo essere ignorato ma sembra ormai rappresentare uno dei due emisferi di una manifestazione la cui priorità è valorizzare la buona essenza dello sport, promuovendone i principi più sani ed eleggendolo a strumento di condivisione di alti sentimenti e nobili pratiche. Quelle che contraddistinguono gli oltre 300 volontari che anche oggi faranno sì che tutto vada per il verso giusto, “donne e uomini speciali che ci hanno permesso di arrivare fin qui” elogia con quella vocina il presidente Annibale Montanari che gli sforzi di queste settimane hanno salvato.

Una squadra consolidata nella quale, accanto ai membri del comitato, confluiscono le risorse umane di 15 gruppi sportivi, della Protezione Civile e delle Pro loco delle zone attraversate, i cui Comuni, insieme alla Regione, hanno garantito la continuità del evento. Saranno ancora una volta i paesi di Mondavio, Orciano, San Giorgio, Piagge, Cerasa e San Costanzo, con i suggestivi paesaggi circostanti, ad alleviare con la loro immagine le fatiche dei concorrenti. 650 sulla lunga distanza, poco meno sulla “mezza” e 200 sui 10 chilometri per un totale di quasi 1500 unità, alle quali però vanno sovrapposti i 300 di “Hola Rimba” e tralasciando la folla di ragazze e ragazzi che ieri hanno animato al Pincio la sezione “Kids”.

Sentiero

Consueto percorso irripetibile, ma anche impegnativo, che porterà al tuffo finale verso il mare ed infine alla risalita verso il centro storico fino all’apoteosi sotto l’Arco. Il pubblico delle 21 nazioni rappresentate, distribuito in quattro continenti, stabilisce ancora una volta la dimensione dell’evento, che non sarebbe immaginabile se il ColleMar-athon non si caratterizzasse anche per la qualità dell’ospitalità, così raffinata che chiunque provenga anche da i luoghi più lontani del pianeta ci fanno sentire come in famiglia.

 
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