Dal Mediterraneo alle infrastrutture, le sfide dell’Europa che hanno come baricentro la Calabria – .

LAMEZIA TERME Da un lato Mimmo Lucanol’ex sindaco di Riace, simbolo dell’accoglienza dei migranti, l’altro generale dell’Esercito Roberto Vannacciil paladino dell’ultradestra divenuto celebre per le posizioni omofone e xenofobe contenute nel libro “Il mondo sottosopra”. Come è evidente, non hanno nulla in comune, essendo diametralmente opposti, a parte il fatto di essere candidati alle elezioni europee nella circoscrizione Sud., quello che comprende la Calabria: Lucano leader di “Alleanza Verde e Sinistra” e Vannacci leader della Lega. Sono diversi gli analisti politici che lo hanno sottolineato questa dicotomia e questa sfida come uno dei temi che pongono il Sud e soprattutto la Calabria al centro dell’attenzione in vista delle elezioni europee, elezioni che forse mai sono state così importanti come questa, magari decisive per le sorti di interi territori compreso il nostro. Perché visioni diverse si scontrano su quasi tutti i temi, con la Calabria come polo di attrazione se non come terminale. Temi di urgente attualità ma che finora non hanno preso piede nel dibattito politico, dibattito che vede partiti e candidati impegnati e preoccupati per il momento soprattutto nel portare avanti manifestazioni muscolari e slogan senza spessore.

Il Mediterraneo

Ambiente e transizione ecologica, energia, infrastrutture, immigrazione, Mediterraneo e il ruolo dell’Italia e in particolare della Calabria nel Mediterraneo. Si tratta di un tema sempre più attuale alla luce delle crisi internazionali che si stanno delineando in serie. Diversi analisti sottolineano il ruolo centrale della Calabria in questa partita, tra cui il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che tra l’altro presiede la Commissione Intermedia. Come ha ricordato Parigi Leporace dalle colonne di Corriere della Calabria una questione elettorale da affrontare è quella del porto di Gioia Tauro, anche e soprattutto nel contesto della questione Suez e della transizione ecologica. La questione degli effetti della direttiva Ue sulle emissioni, considerata penalizzante soprattutto per il porto di Gioia Tauro, sembra essere stata completamente declassificata. In effetti ilL’infrastruttura di Gioia, il suo sviluppo e le sue enormi potenzialità sembrano ancora assenti dalle riflessioni dei partiti in vista delle elezioni europee mentre sarebbe auspicabile l’esatto contrario, se solo si pensa all’importanza di un porto hub come quello di Gioia Tauro nel contesto delle reti commerciali internazionali ma anche nel contesto delle nuove politiche energetiche (ad esempio il progetto del terminale di rigassificazione, ultimati nuovi nel limbo). E alcuni politiche migratorie, che storicamente vedono la Calabria in prima linea come “punto avanzato” dell’emergenzacome la strage dei migranti di Cutro ha tragicamente dimostrato più di un anno fa: da questo punto di vista, l’esito delle elezioni europee sarà davvero decisivo, come è facilmente intuibile, stabilendo quale sarà quella vincente (per intenderci , se di Lucano o di Vannacci).

Un rendering del Ponte sullo Stretto

Le infrastrutture

Questioni, però, finora rimaste sotto la coltre del silenzio, a differenza di quelle relative alle infrastrutture, che vedono la Calabria al centro dei corridoi che partono dal Nord Europa: sotto i riflettori il Ponte sullo Strettoche dovrebbe essere cofinanziato dall’Ue, quel “totem” Ponte del centrodestra e soprattutto del leader della Lega Matteo Salvini ecc.catalizzatore di attenzioni (e polemiche) che stanno oscurando l’importanza di altre infrastrutture per una Calabria veramente europea, mancano infrastrutture come Ad alta velocità o che al momento non possono nemmeno essere definite infrastrutture Strada Statale 106 o autostrada. Un tema europeo decisivo per la Calabria, come quello suenergiache possa mettere la nostra regione in una posizione davvero all’avanguardia nel settore delle energie rinnovabili e dell’energia nuova “frontiera” del “green”e sulla tutela del territorio: negli ultimi mesi la nostra Regione – è giusto ricordarlo – è diventata una sorta di “modello” con la strategia della “tolleranza zero”. che ha ricevuto l’apprezzamento di grandi personalità comunitarie come il presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e il commissario Janez Lenarčič. C’è un’Europa che sembra vicina ma poi c’è anche un’Europa che sembra lontana, l’Europa dei cavilli normativi e burocratici che mettono in crisi i territori, come si vede con gli effetti della direttiva sulle concessioni demaniali e sugli stabilimenti balneari che si fanno sentire anche in Calabria. In breve, Gli Europei mettono sul tavolo tante sfide che riguardano la Calabria non di riflesso, ma direttamente: non capirlo sarebbe un delitto. (a. non posso.)

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