“Con le aste non ci sarà nemmeno una spiaggia libera in più” – .

“Non so quale trauma possa aver scatenato la furia di alcuni nei confronti del strutture balneari ma deve essere stato grave. Aste adesso. Anche poco prima della stagione balneare. Vorrei far notare agli amanti delle spiagge libere (che già di per sé sarebbe una posizione di tutto rispetto) che con le aste non avrai un centimetro in più di spiagge libere perché le concessioni semplicemente passeranno di mano: dove c’era Piero, poi ci sarà Giovanni o peggio una multinazionale. Di certo non sarà una spiaggia libera. Lo stesso vale per chi contesta i prezzi dei bagni. Con le aste non ci sarà alcuna diminuzione dei prezzi, anzi, c’è il rischio che addirittura aumentino”. Lo scrive sulle sue pagine social il segretario della presidenza della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi.

“Basterebbe promuovere come feci nel lontano 1982 – prosegue – convenzioni tra comuni e associazioni balneari avere una percentuale di posizioni a prezzo zero o controllato per chi lo richiede a determinate condizioni. Ma anche a questo scopo le aste non cambieranno nulla”. Zucconi spiega che «chiedere oggi, come vedo purtroppo, che vengano occupate le spiagge e abbattuti gli ombrelloni delle imprese, che venga gettato nel caos il turismo estivo come fanno i Talebiagini è un segnale di totale irresponsabilità e una inaccettabile mentalità vecchio comunista e grillinica. Il turismo balneare genera il 30 per cento del fatturato del settore con un’Iva al 22 per centoimpiega migliaia di persone e coinvolge numerose aziende che hanno reso il settore un’eccellenza internazionale. Difendiamo le piccole imprese italianele nostre eccellenze e difenderemo il futuro dell’Italia”.

 
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