Trieste ora ha il vento in poppa, ma attenzione a rinunciare a Torino – .

Trieste ora ha il vento in poppa, ma attenzione a rinunciare a Torino – .
Trieste ora ha il vento in poppa, ma attenzione a rinunciare a Torino – .

E ora, attenzione a lasciare andare: il vittoria di gara 1 ieri ha sicuramente dato entusiasmo e slancio ai prezzi dell’ Basket Trieste iIn questo inizio di playoff, ma sarebbe davvero un errore mortale pensarlo Torino – sullo 0-1 della serie e con il fattore campo passato nelle mani dei biancorossi – è disposto ad alzare bandiera bianca proprio adesso.

Infatti, aspettando il ballottaggio domani alle 20.30 di nuovo alle Pala Gianni Asti per il secondo atto dei quarti di finale, quello che resta dei quaranta minuti di Giulia di ieri è che l’energia mentale e fisica è rimasta alta quando invece le avversarie hanno cominciato ad ansimare nell’ultimo quarto. IL solo 14 i punti concessi a Reale Mutua negli ultimi 10′ sono stati una delle chiavi del successo in gara 1, un fatto che spiega quasi da solo come Trieste sia stata brava a cogliere lo slancio quando contava. Una difesa che ha funzionato tutto quello che non era successo nel secondo periodo in cui Torino, grazie al 27-13 della pausa, aveva mandato in pezzi la squadra di Jamion Christian. Ed è forse questo il vero nervo scoperto a cui prestare attenzione martedì sera, perché quella squadra l’abbiamo già vista Franco Ciani ha i numeri e i giocatori per tentare break improvvisi.

Oltre alla chiarezza di Ruzzier nella sala di controllo e a quella coppia di triple messe a segno Fillo di diventare puro veleno per Reale Mutua, c’era senza dubbio anche un ulteriore dato da tenere in considerazione nella vittoria di ieri: quello che riguarda il contributo degli americaniperché dal lato dell’ospite i 44 i punti segnati dalla coppia Brooks-Reyes erano tanta roba in confronto a 17 del duo Thomas-Kennedy, con quest’ultimo addirittura asciutto. È probabile che domani sera assisteremo a una partita totalmente diversa, ma la famosa leadership della squadra che spesso è mancata a Trieste lontano da Valmaura è stata riconfermata ieri dopo quanto visto a Rieti quindici giorni prima. In un contesto certamente diverso, ma che funge da filo sottile per collegare l’ultima della stagione regolare con la prima dei playoff.

Ciò che conta adesso è per i biancorossi (che hanno avuto anche l’effetto benefico della presenza del Curva Nord al Pala Gianni Asti) è affrontare gara 2 con poca pressione sulle spalle ma allo stesso tempo con la consapevolezza di avere i mezzi per poter lasciare nuovamente il segno. In attesa di venerdì prossimo, quando la serie si sposterà al PalaTrieste, provare a mettere ulteriori granelli di sabbia negli ingranaggi del Torino è un esercizio possibile.

(crediti ph. Pallacanestro Trieste)

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