riportare Torino al centro – .

In un momento francamente difficile per il settore automobilistico piemontese, con la recente fermare la produzione a Mirafiorila presentazione del Salone dell’Auto di Torino 2024atteso in città dal 13 al 14 settembre.

Erano presenti alla presentazione il 6 maggio a Porta Susa Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino e Andrea Levi, Presidente del Salone dell’Automobile di Torino.

IL SALONE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO

Lo avevamo lasciato a Parco del ValentinoPrima trasferirsi a Milano. Ma come sarà il nuovo Salone dell’Auto di Torino? Resterà libero e all’aperto: “Sarà un format esteso a tutta la città, nuovo e internazionale, che terrà conto di 200 anni di storia della mobilità, dalle carrozze alle auto sostenibili, neutrale rispetto alle tecnologie e con test drive di tutte le motorizzazioni presenti sul mercato”spiega Levy.

Il salone dell'auto di Torino Parco Valentino si sposta in Lombardia e diventa Milano-Monza Open Air Motor Show 2020Il salone dell'auto di Torino Parco Valentino si sposta in Lombardia e diventa Milano-Monza Open Air Motor Show 2020
Un’immagine pre-Covid del Salone dell’Auto al Parco del Valentino

parata inaugurale il 13 settembre prevede la presenza delle carrozze trainate da cavalli, a cui seguono le prime automobili del secolo scorso, per poi passare alla Premiere Parade con quelle più attuali rilasci di nuovi prodotti da parte delle aziende e anche uno spazio per il motorsport.

Leggi anche: Il ritorno del Salone dell’Auto a Torino

Lo spettacolo si fermerà a principali luoghi di Torinopartendo dalla stazione Porta Nuova (sono previsti sconti dal 30% all’80% sui biglietti Trenitalia), verso Piazza Carlo Felice, fino a Piazza Vittorio Veneto.

IL passaggio gratuito gratuitoche ti permetterà di entrare in molti musei cittadini a prezzo ridotto e di usufruire di convenzioni con alberghi e ristoranti, oltre che per i trasporti.

TORINO E L’AUTO

Spiega il sindaco Lo Russo: “Torino vuole continuare ad essere la città delle automobili e delle innovazioni tecnologiche, anche in un momento oggettivamente complesso. C’è preoccupazione per gli stabilimenti dell’area: siamo in un passaggio storico importante per l’industria automobilistica globale e questo influenza le scelte strategiche di Stellantis. Vorrei che si guardasse all’Italia come luogo di produzione, non credo nell’importazione di industrie cinesi, ma che si debbano utilizzare risorse pubbliche per sostenere la produzione in Italia e che si chieda a Stellantis un impegno chiaro”.

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo

L’industria manifatturiera paga un terzo degli stipendi piemontesiha ricordato il presidente della Regione Piemonte: “Abbiamo ottenuto buoni risultati sul riuso di Mirafiori, con accordi vincolanti in merito centro di riciclaggio E Centro tecnologico sulle batterieTuttavia, abbiamo bisogno di produrre più automobili. Anche il Motor Show fa la sua parte, riportando l’attenzione sul legame tra l’auto e Torino”.

L’INTERVENTO DI SALVINI

“Il tema dell’auto da un punto di vista pragmatico e simbolico è una linea del Piave, un nodo cruciale” ha commentato il Il ministro Salviniil quale si è detto convinto che il Nord Ovest sarà la sorpresa economica dei prossimi anni.

«Per fortuna negli ultimi mesi in diversi contesti europei si è usata di più la logica e meno l’ideologia. È positivo che si parli di neutralità tecnologica. Voglio sperare che chiunque vada in Europa riconsideri l’ideologia e spinga per i biocarburanti e i motori termici, Dire no a diesel e benzina nei prossimi anni è una sciocchezza.

Una parola anche su incentivi: “Sono ottimista, anche se i dati ci dicono che i bonus sui veicoli elettrici, mercato assolutamente marginale, non vanno alle auto italiane ed europee. Che senso ha un miliardo di bonus se una buona parte non finisce a Torino, ma a Pechino? Sarebbe il suicidio assistito di un’intera filiera produttiva, oltre a non avere alcun reale impatto ambientale”.

Lo ha detto anche lo stesso Salvini favorevole all’abolizione della supertassa: “Lo Stato guadagnerebbe di più rimuovendolo che mantenendolo”.

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