Leo Barberio, in collaborazione con Mario Galea, segretario comunale di Italia Viva, e Filippo Sestito, presidente dell’ARCI di Crotone, ha preso questa mattina una decisione cruciale per affrontare il tema dello smaltimento dei rifiuti derivanti dalla bonifica dell’area industriale di Crotone . Attraverso l’avvocato. Francesco Pitaro dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, depositata una diffida nei confronti del Ministero dell’Ambiente.
Nonostante gli impegni assunti e le disposizioni normative in vigore, ENI ha dimostrato una sostanziale inerzia nel trattamento di questi rifiuti, che rappresentano una minaccia diretta per la salute dei cittadini e per l’integrità dell’ambiente. Nonostante l’adozione del PAUR (provvedimento autorizzativo unico regionale) e del piano operativo di bonifica (POB fase 2), ENI non ha ancora avviato lo smaltimento, richiedendo una nuova conferenza di servizi.
Di fronte a questa situazione critica Barberio, Galea e Sestito hanno deciso di diffidare il ministero, l’ENI e le autorità competenti a procedere con urgenza allo smaltimento dei rifiuti, chiedendo misure immediate per garantire il rispetto degli obblighi precedentemente assunti. Si riservano inoltre di procedere per vie legali a tutela del territorio e della comunità crotonese.
La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente – sottolineano i tre rappresentanti – sono diritti fondamentali, riconosciuti dalla Costituzione, e non possono essere compromessi. Chiediamo quindi la massima attenzione e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti per risolvere questa crisi nel rispetto dei diritti dei cittadini crotonesi e per garantire un futuro sostenibile alla regione.