Protesta contro i nuovi campi da padel a Busto Arsizio. Gli attivisti degli alberi vengono fermati – .

Protesta contro i nuovi campi da padel a Busto Arsizio. Gli attivisti degli alberi vengono fermati – .
Protesta contro i nuovi campi da padel a Busto Arsizio. Gli attivisti degli alberi vengono fermati – .

Blitz anarco-ambientalista questa mattina, lunedì, a Busto Arsizio contro l’abbattimento di alcuni alberi per fare spazio ad un centro sportivo per il padel e il calcetto nella zona di Madonna in campagna a Sacconago.

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La protesta di un gruppo di giovani ecoattivisti a Busto Arsizio 4 di 7

Un gruppo di attivisti appartenenti ad alcuni enti della cosiddetta zona antagonista hanno avviato una protesta contro la ditta che sta abbattendo le piante nell’area di costruzione vicino allo stadio di atletica, arrampicandosi su alcuni alberi. Due giovani si sono arrampicati su altrettanti alberi per evitare di essere abbattuti mentre il resto del gruppo ha avviato una trattativa con il sindaco Emanuele Antonelli, giunto sul posto, insieme a Paola Gandiniavvocato e presidente di Legambiente BustoVerde.

Sul posto sono arrivati ​​anche gli agenti della Polizia di Busto e le autorità locali oltre ad un’ambulanza pronta ad intervenire in caso di incidenti. Dopo circa due ore e dopo un primo tentativo fallito di dialogo da parte del sindaco, è intervenuto il delegato verde Orazio Tallarida che è riuscito a convincere i ragazzi a desistere dall’azione promettendo un incontro per domani, martedì, con una delegazione: «Siamo disponibili al dialogo, ci sono modalità per farlo con l’amministrazione. Non ho competenze per quanto riguarda la realizzazione del centro sportivo ma posso assicurarvi il mio impegno per salvare alcune piante presenti sul territorio e concordare il reimpianto come abbiamo sempre fatto” – ha detto l’assessore.

Dopo qualche esitazione i due giovani che si arrampicavano sugli alberi scesero, con la certezza che nessun’altra pianta verrà abbattuta per i prossimi due giorni. La protesta si è conclusa pacificamente, anche grazie alla mediazione degli agenti intervenuti.

Nelle scorse settimane è stata avviata una raccolta firme online per opporsi alla costruzione del centro sportivo da parte dell’amministrazione comunale, decisa già più di un paio di anni fa. Tuttavia, finché non sono apparse le reti arancioni a delimitare l’area del cantiere, nessuno aveva mai protestato o chiesto chiarimenti nonostante la notizia fosse nota da tempo. La protesta è partita da alcuni residenti a cui si sono uniti anche ambientalisti delle zone circostanti.

L’area verde che fa da cuscinetto tra il quartiere di Sacconago e la zona industriale è sempre più sottile. La zona di Madonna in Campagna – come ha spiegato anche Paola Gandini di Legambiente – è da sempre molto frequentata da runner e cittadini anche per una semplice passeggiata. Negli ultimi mesi, però, avviati i lavori per l’ampliamento dell’area cargo Ferrovienord mentre nei pressi dello stadio di atletica Borri sono iniziati i lavori per il nuovo centro sportivo con quattro campi. Anche la festa di Madonna in Campagna quest’anno ha dovuto spostarsi a causa di lavori di costruzione.

 
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