San Ciriaco e la croce di Cristo. Il santo patrono tra storia e leggenda – .

San Ciriaco e la croce di Cristo. Il santo patrono tra storia e leggenda – .
San Ciriaco e la croce di Cristo. Il santo patrono tra storia e leggenda – .

Sabato si è celebrata ad Ancona la festa del patrono San Ciriaco. Sono trascorsi 1606 anni da quando il corpo del martire cristiano arrivò via mare da Gerusalemme ad Ancona. A questo santo e alla sua vita, nel corso dei secoli, sono state dedicate numerose opere, che tra mito e realtà raccontano la straordinaria esistenza di colui che contribuì a ritrovare la Croce sulla quale Gesù fu crocifisso. Ultimo in ordine di tempo è il libro pubblicato in questi giorni di Graziano Maria Ranalli dal titolo: “San Ciriaco. Martire a Gerusalemme, Santo Patrono di Ancona. Un viaggio tra storia e leggenda” edito dalla Casa Editrice Velar. Il libro tratta in modo esaustivo la vita del santo, l’incontro con l’imperatrice Elena, le pressioni subite (Ciriaco era ebreo con il nome Giuda) e la conversione dopo aver ritrovato la Croce. E ancora: il suo apostolato e il terribile martirio che lo condusse alla morte. L’autore descrive poi il legame di Ancona con Santo Stefano, la basilica paleocristiana a lui dedicata e costruita fuori le mura cittadine, senza tralasciare precise ricerche sugli altri santi patroni di Ancona, San Marcellino e San Liberio, San Costanzo e San Palazia, Santa Laurenzia e il beato Gabriele Ferretti. Ranalli prosegue il suo lavoro con la storia della cattedrale di San Ciriaco, che nel corso dei secoli è stata oggetto di diversi interventi architettonici, dedicando quindi un capitolo al recente adeguamento liturgico del presbiterio, avvenuto nel 2007 e voluto dal cardinale Menichelli , e l’ultimo in ordine cronologico di settembre 2021, voluto invece da monsignor Angelo Spina. Un capitolo è dedicato anche alla storia dell’immagine della Madonna del Duomo e del miracolo del 1706, un altro alla chiesa di Santa Maria della Piazza ed infine uno al Museo Diocesano e al grande patrimonio artistico e storico. L’opera contiene anche alcune omelie e preghiere di Papa Giovanni Paolo II, del Cardinale Menichelli e dell’Arcivescovo Spina. Il volume è ricco di immagini e fotografie, alcune poco conosciute come le icone, che testimoniano l’impegno che l’autore, Graziano Maria Ranalli, ha speso nella ricerca. Questo libro riesce quindi a descrivere direttamente tutto ciò che può esserci nella città di Ancona legato a San Ciriaco sia dal punto di vista storico, artistico che religioso. Monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, scrive nella presentazione: “Il testo di Graziano Maria Ranalli ci aiuta a conoscere meglio san Ciriaco, ad amarlo e invocarlo per non avere paura della santità, che dà forza, vita e gioia”.

 
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