Rimini, tutto in novanta minuti. Parte da Gubbio l’avventura playoff – .

Rimini, tutto in novanta minuti. Parte da Gubbio l’avventura playoff – .
Rimini, tutto in novanta minuti. Parte da Gubbio l’avventura playoff – .

Emanuele Troise ripensa alla partita della scorsa settimana. E sa perfettamente cosa non dovrà fare la sua Rimini anche questa sera a Gubbio. La posta in gioco è diversa. Oggi pesa molto di più all’andata degli spareggi per passare in Serie B. E i biancorossi ci arrivano con un solo risultato utile a disposizione: la vittoria. “Dovrà essere tutto diverso rispetto all’ultima partita di campionato – arriva subito al dunque il tecnico del Rimini – I duelli, l’intensità. Si giocherà tutto in novanta minuti e potremo contare su un unico risultato”. Il che da un lato è sicuramente un vantaggio per il Gubbio che passerebbe il turno anche con un pareggio, ma che potrebbe rivelarsi anche un vantaggio per il Rimini che andrà in Umbria senza poter fare calcoli. “È un vantaggio avere un’unica condizione da cercare nei novanta minuti – dice Troise – Per quanto mi riguarda ho le idee molto chiare sulla gestione della partita. Oggi in una partita di calcio bisogna avere la capacità di accelerare e rallentare nei momenti che servono. La capacità di capire, ad esempio, che il primo gol può arrivare dopo pochi minuti. Dovremo avere una gestione matura”. Cercando di dosare le energie, ma non solo quelle fisiche. Perché nei playoff conterà molto anche la condizione psicologica, nel saper gestire la tensione, le emozioni, oltre che il risultato.

“Ci sono giovani che si ritrovano a giocare un playoff per la prima volta – si pensi ai suoi di Troise – ma ce ne sono anche tanti che ce l’hanno già giocata. Abbiamo cercato di unire le intenzioni per quanto riguarda la gestione della gara, senza perdere di vista che abbiamo lavorato tutta la settimana dal punto di vista psicologico. Abbiamo preparato diverse situazioni in campo chi secondo me è migliore e chi è pronto per una prima partita in cui sarà fondamentale avere il giusto approccio e il giusto equilibrio”. E quando parla di approccio, l’allenatore partenopeo prova anche a immaginare quale sarà la tattica dell’avversario, quel Gubbio di Braglia, uno che di playoff se ne intende parecchio. “Novanta minuti non sono tanti, ma non sono nemmeno pochi per dirigere una partita. C’è un’incognita avversaria a livello di atteggiamento: forse il Gubbio partirà con più cautela rispetto all’ultima partita di campionato. È una partita a 360 gradi che dovremo gestire al meglio”. Adesso ditelo al campo.

 
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