Ogni giorno di campagna elettorale ha la sua croce… Oggi ne abbiamo addirittura due. La reazione caotica della destra alla visita di Elly Schlein a Forlì. Rappresentanti estremamente agitati. Molto nervoso. Tra tutti spicca (nel senso di esplodere) l’onorevole Morrone, reduce da una prestazione tutt’altro che stellare su La7, il quale sostiene alla stampa che gli esponenti del PD «sono fuori dalla realtà e sono capaci di sollevare il pressione dei tifosi solo con insulti indecenti, attacchi contro il ‘nemico’ politico di turno o diffondendo bufale”.
Dopo di che sostiene che il segretario del PD di Forlì “inveisce” (sic) sull’alluvione e che “Il PD, con ogni evidenza, non capisce che la propaganda volgare, gli insulti, i numeri dati a caso e le vanterie velleitarie danno solo la misura della sua crisi inarrestabile”. Direi che dopo una critica così raffinata ed elegante, lontana anni luce da attacchi offensivi e denigratori, non ci resta che tacere. Anche perché, anche se eravamo lì con Elly a Vecchiazzano e abbiamo sentito da lei e Gessica Allegni solo critiche ragionate, civili e, soprattutto, obiettive, non spariamo sulla croce rossa, ops verde, e comprendiamo la drammatica situazione dell’Onorevole, che vede il suo partito crollare dal 34 per cento delle ultime elezioni europee a meno del 10 per cento nei sondaggi, con Forza Italia sul collo.
Ha la nostra piena comprensione, viste le difficoltà, anche interne, con le polemiche sulle candidature, in “generale”. Siamo un po’ meno comprensivi con il Comune che chiude la collezione Verzocchi per lavori di riordino, impedendo alle migliaia di turisti che visiteranno la mostra sui Preraffaelliti di vedere un gioiello di grande valore artistico. Mi dispiace davvero, anche perché non c’era motivo di farlo. Se non la volontà di affermare impropriamente, prima delle elezioni, la volontà di ribaltare Palazzo Romagnoli. Che peccato.
Lodovico (Vico) Zanetti – candidato lista Pd per Forlì
