VITERBO – Suono delle sirene alle 10.27: è ufficialmente iniziata la prima fase di disinnesco della bomba ribattezzata “Lady Rose” in onore della protettrice di Viterbo S. Rosa.
Le operazioni di evacuazione, come informa il Comune, si sono completate con successo, con la città svuotata di 36mila cittadini che si sono spostati da casa verso centri di accoglienza e fuori dalla “zona rossa”.
Sul posto erano presenti gli artificieri che già da ieri sera stanno preparando tutto per portare a termine le operazioni nel più breve tempo possibile. L’operazione sarà comunque chirurgica perché, come sottolineato dal caposquadra capitano Luigi Prencipe, la bomba è altamente distruttiva e occorre prendere tutte le precauzioni per evitare qualsiasi incidente.
Intorno all’area di disinserzione, per ogni evenienza, l’esercito ha costruito un muro con materiale fornito appositamente per questi casi. Alte mura che ricordano quelle di Viterbo e al centro “Lady Rose”, la bomba da 2000 chilogrammi che nella Seconda Guerra Mondiale avrebbe potuto ridefinire completamente i contorni della città.
Come hanno spiegato, se fosse esploso, l’ordigno avrebbe potenzialmente devastato tutta l’area circostante in un raggio di molte centinaia di metri, colpendo anche le mura storiche della Città dei Papi.
Le operazioni, che dureranno circa 4-5 ore, proseguiranno poi con il posizionamento della bomba in un’apposita cassa che verrà poi trasportata tramite convoglio a Monte Romano. Lì, però, la bomba non verrà fatta esplodere, il materiale esplosivo in essa contenuto verrà invece recuperato e messo in sicurezza.
