Un’aritmia cardiaca molto grave, che se non tempestivamente e tempestivamente interrotta avrebbe potuto portare anche all’arresto cardiaco e quindi alla morte del paziente, è stata rapidamente rilevata grazie all’utilizzo di un defibrillatore esterno indossabile, il “LifeVest”, un dispositivo che protegge i pazienti con aritmie improvvise erogando una scossa elettrica al cuore e che, a differenza dei defibrillatori impiantati sottopelle, viene portato a diretto contatto con la pelle del paziente come se fosse una giacca.
È quanto accaduto nei giorni scorsi all’ospedale Dimiccoli di Barletta dove è arrivato un uomo di 75 anni – al quale, dopo un recente ricovero, era stato applicato il LifeVest proprio per salvaguardare il totale ripristino della funzionalità cardiaca – riferendo di aver aveva avvertito un’improvvisa scarica elettrica sul petto mentre giocava con le nipoti.
“Durante il ricovero presso la nostra Unità di Terapia Intensiva Cardiologica – spiega il dottor Giuseppe Diaferia, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia-UTI – il paziente è stato sottoposto, con esito positivo, ad un intervento con il quale è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo definitivo che gli ha permesso di essere dimesso dopo appena tre giorni di ricovero e riabbracciamo la tua famiglia. La storia di questo paziente ci ha ribadito come l’uso appropriato dei dispositivi medici, oggi disponibili, possa fare la differenza tra la vita e la morte e come questi stessi dispositivi rendano più rapide e sicure le dimissioni dei pazienti ad altissimo rischio di morte. All’improvviso.”