Roberto Rugna eletto presidente dell’Ance Calabria per il prossimo quadriennio – .

L’imprenditore Roberto Rugna è il nuovo presidente di Ance Calabria, l’associazione regionale dei costruttori edili aderente a Confindustria, per i prossimi 4 anni. Succede a Giovan Battista Perciaccante che guida il collegio dei costruttori calabresi dal 2019 e che sta svolgendo i ruoli di vicepresidente nazionale dell’Ance con delega al Sud Italia e Isole e presidente di Confindustria Cosenza.

Amministratore unico della Italiana Gas di Corigliano Rossano, una delle società del Gruppo Rugna da 40 anni protagonista nel settore delle costruzioni e delle reti gas e acqua, l’avvocato Roberto Rugna, 45 anni, è attualmente membro dell’Ordine Generale nazionale Consiglio dell’ANCE e del Consiglio di Amministrazione dell’ANCE Cosenza. Da tempo impegnato nel sistema associativo, è stato anche presidente provinciale dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

È stato eletto presso la sede Ance Calabria di Catanzaro dall’assemblea dei delegati alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti delle sedi Ance di Catanzaro Luigi Alfierida Cosenza Giuseppe Galiano, di Vibo Valentia Domenico Letiziada Crotone Giuseppe Sammarco e Reggio Calabria Michele Laganà con il direttore dell’Ance Calabria Luigi Leone e il direttore di Ance e Confindustria Cosenza Rosario Branda. Era presente, tra gli altri, il vicepresidente designato di Confindustria Natale Mazzuca.

Unanime apprezzamento per il lavoro svolto negli anni è andato al presidente uscente Giovan Battista Perciaccante “che ha saputo condurre l’associazione verso risultati importanti per la categoria – uno tra tanti l’aggiornamento del listino regionale dei lavori pubblici – in un contesto difficile periodo per l’economia”. Il presidente Perciaccante ha ringraziato i colleghi e ha rivolto gli auguri di buon lavoro al collega Rugna “che sosterremo come sempre fatto per costruire insieme nuove pagine per lo sviluppo del territorio”.

Nel corso del suo intervento, il presidente dell’Ance Calabria Rugna ha ringraziato i colleghi per la fiducia riposta in lui e ha svolto un esame dell’andamento del settore. “Le costruzioni in Calabria, analogamente a quanto accaduto, hanno contribuito per circa un terzo alla crescita del Pil nel 2023 (che in Italia è aumentato complessivamente dello 0,9%). La crescita è trainata dagli investimenti nella riqualificazione immobiliare, stimolati ancora una volta dagli incentivi fiscali. Importante è anche il contributo fornito dal settore dei lavori pubblici, che risente positivamente dell’avvio degli importanti lavori previsti dal PNRR e della chiusura, al 31 dicembre 2023, della programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali europei”. Il presidente Roberto Rugna si è però detto “preoccupato per i prossimi mesi perché il quadro sta cambiando: assisteremo a una contrazione significativa degli investimenti in costruzioni. Tale risultato, oltre ad un contesto macroeconomico fortemente incerto, risente soprattutto del mancato contributo espansivo delle manutenzioni straordinarie, a seguito del venir meno dello strumento della cessione del credito/sconto in fattura. Segnali negativi si registrano anche per le nuove abitazioni e l’edilizia privata non residenziale; si prevede, invece, un’ulteriore e sostenuta crescita degli investimenti in opere pubbliche, legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del PNRR. C’è il PNRR fino al 2026, ma dopo? Come categoria non chiediamo aiuti, ma una prospettiva”.

Presidente Romboinsieme al Past President Terrificante e colleghi Alfieri, Galiano, Laganà, Letizia e Sammarco hanno sottolineato come “la rapida attuazione del PNRR rischi di essere messa a repentaglio dalla mancata risoluzione dei problemi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione e delle semplificazioni procedurali. Per quanto riguarda il primo tema, negli ultimi mesi sono aumentati i ritardi nei pagamenti alle imprese edili e ogni giorno i nostri uffici ricevono segnali di allarme di ulteriori rallentamenti. Per rispettare le stringenti scadenze del PNRR è fondamentale che le aziende vengano pagate tempestivamente. Sul fronte delle semplificazioni, invece, non vengono proposte nuove soluzioni strutturali ai ritardi burocratici che ancora caratterizzano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia. L’unica soluzione proposta è, ancora una volta, il ricorso diffuso ai commissari straordinari e, a discrezione del Governo, a procedure derogatorie. Su questo e altro continueremo a fare la nostra parte, con volontà propositiva ma ferma nel pretendere l’attenzione che la filiera delle costruzioni merita”.

 
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