Voto del Consiglio del Veneto che riconosce l’attività del Garante regionale dei diritti della persona – Comunicati stampa – .

Voto del Consiglio del Veneto che riconosce l’attività del Garante regionale dei diritti della persona – Comunicati stampa – .
Voto del Consiglio del Veneto che riconosce l’attività del Garante regionale dei diritti della persona – Comunicati stampa – .

(Arv) Venezia 7 maggio. 2024 – Il Consiglio Regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha approvato all’unanimità la Relazione n. 201 relativo all’attività svolta nel 2023 dal garante regionale dei diritti umani, l’avvocato Mario Caramel. Il Garante è una figura prevista dallo Statuto del Veneto ed è disciplinata dal Reg. L. n. 37/2013 e riunisce in un’unica figura le tre funzioni di difensore civico, garante dell’infanzia e dell’adolescenza e garante dei diritti delle persone private della libertà personale.

Nel merito delle singole funzioni, e in estrema sintesi, dal Rapporto emerge che, in materia di tutela civica, le richieste pervenute al Garante nel 2023 sono state 380, di cui 91 hanno riguardato il diritto di accesso. Con riferimento alla funzione di promozione, tutela e tutela pubblica dei minori, nel 2023 – anno caratterizzato dalla concreta applicazione della legge n. 206/2021, c.d. Riforma Cartabia, e le riforme del codice di procedura civile, che hanno istituito un procedimento unitario per i procedimenti riguardanti persone, minori e familiari e dall’avvio del procedimento civile elettronico per minorenni – sono stati 431 (421 riguardanti il ​​Tribunale per i minorenni e 10 tribunali ordinari) sono state richieste nominative di persone disponibili ad essere nominate tutori e sono state fornite 60 consultazioni ai tutori. Sono state 9 le richieste di indicazione dei tutori per i minori non riconosciuti alla nascita (nomen nescio); per questo tipo di richieste è prassi dell’ufficio proporre entro 24 ore il nominativo del tutore all’autorità giudiziaria. Nell’ambito dell’ascolto istituzionale con finalità di consulenza, mediazione e orientamento, nel corso del 2023 sono stati aperti 132 fascicoli.

La Camera ha dedicato particolare attenzione all’attività di garanzia per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Il 2023 è stato segnato dal riemergere della “questione carceraria” che prevedibilmente caratterizzerà anche l’anno in corso. Al 31 dicembre la popolazione detenuta in Italia ha raggiunto le 60.166 presenze rispetto alle 56.196 del 2022. Se da un lato sono aumentati i ricoveri negli istituti penitenziari, dall’altro nel 2023 crescono anche le persone sottoposte a esecuzione penale esterna (132.300 in 2023 rispetto a 122.257 nel 2022). Degli oltre 60mila detenuti, 15.992 (di cui 5.645 stranieri) sono in attesa di giudizio definitivo. Gli stessi dati – riferiti al Veneto – evidenziano che delle 2.600 presenze nei nove istituti (a fronte di una capacità regolamentare di 1.947), 622 (di cui 324 stranieri) sono persone in attesa di sentenza definitiva; la popolazione carceraria straniera è complessivamente pari al 31,40%, in Veneto arriva al 51,42%. Nel 2023 sono stati 40 i fascicoli aperti e trattati, suddivisi tra i vari istituti penitenziari.

La Relazione sarà inoltre pubblicata sul sito internet del Garante http://garantedirittipersona.consiglioveneto.it/.

La responsabilità editoriale e i contenuti del presente comunicato sono di competenza della REGIONE DEL VENETO

 
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