Savona. Sono due i “risultati savonesi” della maxi indagine della procura di Genova, che ha portato all’arresto, tra l’altro, del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, Paolo Emilio Signorini e Aldo Spinelli.
Secondo la Procura (l’inchiesta è stata coordinata dal pm Nicola Piacente con un pool di sei pm) il presidente della Regione Liguria avrebbe accettato promesse di diversi prestiti da parte di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e avrebbe ricevuto complessivamente 74.100 euro per l’impegno di ” trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”. Secondo i magistrati, inoltre, avrebbe facilitato un procedimento edilizio relativo al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo, di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso le sedi regionali.
Inoltre, sarebbe stata accelerata la procedura di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse a Terminal Rinfuse Genova srl (controllata al 55% da Spinelli srl) pendente davanti al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e approvato, approvato il 2 dicembre 2021 e sarebbero stati assegnati a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente il 7.6.22 e il 19.12.22) ed un’area demaniale in uso alla concessionaria Società Autostrade (Aspi).
Inoltre, secondo la ricostruzione della magistratura, il presidente della Regione Liguria e Matteo Cozzani (capo di gabinetto del presidente della Regione) sono accusati di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, (amministratore di Esselunga spa) di un illecito prestito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del 12 giugno 2022, a fronte dell’impegno a sbloccare due procedimenti Esselunga pendenti in Regione relativi all’apertura di due punti vendita a Sestri Ponente e Savona rispettivamente.
