Parma, 7 maggio 2024 – Dare valore alla filiera agroalimentare è fondamentale non solo per garantire reddito alle imprese, dal campo alla tavola, ma anche per migliorare ulteriormente il contributo che l’intero settore dà all’economia italiana in termini di Pil ed esportazioni. Il ricambio generazionale e l’incremento del numero dei giovani capi azienda è un processo qualificante che deve essere sostenuto seguendo modelli di crescita virtuosi.
È quanto emerso oggi al Cibus, il salone internazionale dell’agroalimentare che si è aperto a Parma, nel convegno dedicato alle soluzioni finanziarie per le imprese agricole, organizzato da Confagricoltura E Credito Agricole Italiacon un focus particolare sulle imprese gestite da giovani under 40.
I protagonisti sono il direttore generale di Confagricoltura Annamaria Barileil presidente nazionale dei Giovani Agricoltori – ANGA Giovanni Gioia, con Vittorio Ratto, vicedirettore generale Retail e Digitale di Crédit Agricole Italia, e Marco Perocchiresponsabile Corporate Banking presso Crédit Agricole Italia.
Nel corso del dibattito sono stati approfonditi gli strumenti creditizi di cui possono beneficiare gli operatori della filiera agroalimentare e le iniziative per valorizzare la filiera dei prodotti agricoli.
Le aziende agricole con meno di 40 anni in Italia rappresentano il 9% del totale, ma le loro imprese performano meglio in termini di dimensione media, redditività e approccio alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione. Uno standard di partenza elevato che rappresenta un valore che si ripercuote su tutta la filiera di trasformazione e distribuzione. Un elemento su cui Crédit Agricole Italia sta lavorando a beneficio di tutte le aziende del settore.
