“Penso che tu abbia la chiesa sbagliata”. C’è la domanda – .

Il consigliere comunale Felice Calabrò (PD) ha presentato un’interrogazione sulla fondatezza dell’utilizzo, da parte dell’amministrazione comunale di Messina, dei fondi destinati alla Democrazia Partecipativa per progetti specifici nella città di Messina. In particolare Calabrò rileva una discrepanza tra quanto previsto nella delibera approvata e quanto attuato.

L’assessore dem sottolinea infatti che, nel mese di febbraio, il sindaco Basile ha inaugurato l’avvio dei lavori per la realizzazione di un campo da calcetto a Cumia Superiore, finanziato con i fondi di Democrazia Partecipativa 2021, come previsto dal la deliberazione di consiglio n. 641 del 24/11/2021.

Contestualmente, con il citato provvedimento, l’Amministrazione comunale ha deciso di destinare l’eventuale risparmio residuo derivante dalla realizzazione del campo da calcetto per la messa in sicurezza della gradinata e del piazzale della Chiesa di Santa Maria di Mili, la seconda progetto si è classificato secondo in termini di preferenze dei cittadini.

Questo residuo – evidenzia Calbrò – esisteva effettivamente (circa 5.500,00 euro), tuttavia c’è stato un errore grossolano nell’individuazione del luogo oggetto dell’intervento residuo. La proposta progettuale approvata riguarda la Chiesa normanna di Santa Maria di Mili, sita in località Mili San Pietro, mentre la scala da mettere in sicurezza è quella che collega il piazzale della suddetta chiesa con la SP 38.

Pertanto, nell’interrogazione presentata, Calabrò chiede chiarimenti sulla relazione tecnica e sul computo metrico relativi ai suddetti progetti. E ancora sullo stato attuale dei lavori.

 
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